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LA VALUTAZIONE DI QUALITA’ NEI SERVIZI SOCIALI: ASPETTI TECNICI E METODOLOGICI
Seminario - Laboratorio di formazione a cura di Paolo Ferrario
3° edizione
Relazione finale e documentazione del percorso
19 ottobre – 14 dicembre 2000
Con la presente relazione è documentata la realizzazione del seminario “La valutazione di qualità’ nei servizi sociali” - 3° edizione, effettuato per la Provincia di Milano – Settore Politiche sociali, UO Formazione nel periodo 19 ottobre – 14 dicembre 2000.
Il progetto esecutivo era strutturato attorno ai seguenti punti:
OBIETTIVI
Realizzare una situazione d’informazione, conoscenza, scambio e confronto che consenta di:
sviluppare quadri di riferimento e linguaggi comuni sull’argomento
ricostruire in modo selettivo le recenti normative generali e specifiche in rapporto agli orientamenti alla qualità ed alla valutazione delle politiche dei servizi sociali
conoscere ed applicare diversi schemi d’analisi organizzativa per leggere le strutture di servizio e i processi di lavoro sociale
analizzare esperienze di valutazione della qualità realizzate in altri contesti territoriali per individuare i metodi e gli strumenti utilizzati e per verificare la possibile applicazione
elaborare i percorsi tecnici e metodologici per l’individuazione di indicatori appropriati e applicabili alla realtà dei servizi sociali
Elaborazione in gruppo delle seguenti aree tematiche:
- aspetti istituzionali: linee di tendenza della legislazione statale e regionale; ruoli degli enti (regione, comuni; aziende sanitarie; I.P.A.B.) e dei soggetti comunitari; l’accreditamento (contesti istituzionali e gestionali; effetti nella gestione qualitativa dei servizi); l’integrazione socio-sanitaria (istituzionale, gestionale, professionale, comunitaria); il progetto di legge di riforma dei servizi sociali e i processi interconnessi, con particolare riferimento ai Piani di zona
- aspetti organizzativi: strumenti di lettura delle organizzazioni; le caratteristiche organizzative dei servizi sociali; dimensioni analitiche in tema di verifica, valutazione e qualità; l’analisi dei processi di produzione ed erogazione del lavoro sociale e dei servizi; l’analisi delle reti
- aspetti tecnici e metodologici: raccolta mirata delle pubblicazioni tecniche; lettura mirata di esperienze già realizzate; strumenti, procedure e processi di documentazione; la ricerca degli indicatori di struttura, processo, esito; costruzione di schemi per la rilevazione
Il gruppo – formazione era composto da 21 partecipanti:
- assistenti sociali di Comuni: n. 2
- Funzionari di area educativa di Comuni: n. 1
- Responsabili area servizi sociali di Comuni: n. 7
- Dirigenti di Comuni: n. 1
- assistenti sociali di ASL – dipartimento Assi: n. 2
- Psicologi di ASL – dipartimento Assi: n. 1
- responsabili organizzativi di cooperative sociali (servizi domiciliari ed educativi): n. 4
- amministrativi di are asociale in RSA: n. 2
- amministrativi di area contabile in RSA: n. 1
Il seminario si è svolto presso la sede dell’Università Cattolica – Formazione Permanente in orario 9,30-13 e 14-17 nelle seguenti sette giornate:
- ottobre 2000: 12, 19, 26
- novembre 2000: 9; 16; 30
- dicembre 2000: 14
Nel corso del processo si sono alternate varie modalità di lavoro:
- lezioni strutturate, finalizzate a definire alcuni quadri di riferimento condivisi e linguaggi comuni
- produzione di documentazione tecnica ed operativa finalizzata alla lettura sistematica di esperienze provenienti da altri contesti
- discussioni di ampliamento, approfondimento e ricerca di rapporti con le realtà operative
- lavoro di gruppo con il contributo diretto dei partecipanti che hanno esperienze di lavoro organizzativo orientato alla valutazione della qualità
- ricostruzione dei processi organizzativi presenti nei servizi sociali
Di seguito è descritto in modo analitico il percorso realizzato nella scansione dei tempi e dei contenuti.
AVVIO DEL LABORATORIO - Presentazione del piano formativo da parte della Provincia – unità operativa formazione. Questionario iniziale - Presentazione del progetto
LAVORO DI GRUPPO - Ricognizione in gruppo delle situazioni organizzative presenti - Definizione degli obiettivi e del percorso - Punti di attenzione emersi dalle descrizioni e dalla discussione: - Criticità nelle relazioni Comuni – Asl - Importanza dei progetti ex Legge 285/1997 nello sviluppo della progettazione locale - Cruciali i ruoli di coordinamento dei progetti - Aspettative sulla Carta dei servizi sociali per le conseguenze sul piano dello sviluppo organizzativo - Aspettativa di strumenti concreti - aspettativa di vedere se nella propria organizzazione ci sono le risorse per avviare progetti orientati alla valutazione della qualità
MATERIALI DIDATTICI Presentazione di due ricerche bibliografiche in tema di valutazione della qualità: - monitoraggio libri in materia di valutazione della qualità dei servizi sociali - monitoraggio saggi ed articoli tratti da riviste in materia di valutazione della qualità dei servizi sociali |
La ricognizione sulle situazioni organizzative dei partecipanti è sintetizzata nella seguente tavola:
ENTI |
ORGANIZZAZIONI di SERVIZIO |
SITUAZIONI DA PRENDERE IN ESAME NEL LABORATORIO |
COMUNE DI SENAGO circa 20.000 ab |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO PROGETTI L. 285 VARIE CONVENZIONI IN ATTO |
CONNESSIONI FRA LAVORO SOCIALE E AZIONA AMMINISTRATIVA |
COMUNE DI BOLLATE |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO COORDINAMENTO PROGETTI L. 285 C.A.G. ASS. DOM. MINORI ORIENTAMENTO PER INS. AL LAVORO DI ADOLESCENTI A RISCHIO PROGETTAZIONE CARTA SERVIZI |
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA VALUTAZOONE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE |
COMUNE DI LIMBIATE |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO SPERIMENTAZIONE REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO |
VALUTAZIONE DEL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO |
COOPERATIVA SOCIALE DUEPUNTIACAPO |
VARI CONTRATTI PER L’EROGAZIONE DI SERVIZI COOP CON 47 DIPENDENTI ESPERIENZA SIGNIFICATIVA: ASSOCIAZIONE TEMPORANEA D’IMPRESA PER GARA D’APPALTO AREA DI OSSERVAZIONE: CAMBIAMENTI DELLE CONVENZIONI NEGLI ULTIMI ANNI |
CAPITOLATI DI APPALTO E FORME DI CONNESSIONE FRA COUNI E COOPERATIVA |
COOPERATIVA SOCIALE DUEPUNTIACAPO |
ESPERIENZE ORGANIZZATIVE: ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE; COLLABORAZIONE CON CSE CONTESTI INTER-ORGANIZZATIVI: RELAZIONI PROFESSIONALI CON I COMMITTENTI RELAZIONI INTERNE: LE VARIE PROGETTAZIONI |
CAPITOLATI DI APPALTO E FORME DI CONNESSIONE FRA COUNI E COOPERATIVA |
COMUNE DI BRUGHERIO |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO ESPERIENZE INTERESSANTI: PROGETTI IN COMUNE CON ALTRI SETTORI DELL’ENTE; APPALTI PER SERVIZI EDUCATIVI ACCOMPAGNAMENTO PROGETTI 285 ACCORDO DI PROGRAMMA SU HANDICAP AREE CRUCIALI: CONNESSIONE COMUNI-ASL E COMUNE TERZO SISTEMA |
PROCESSI ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI |
COOPERATIVA SOCIALE FILO DI ARIANNA |
COOPERATIVA CONNESSA ALLA CARITAS SERVIZIO: CENTRO SOCIALE TERRITORIALE ORIENTATO ANCHE ALLA RISOCIALIZZAZIONE PSICHIATRICA CONNESSIONI INTER-ORGANIZZATIVE: AZIENDA OSPEDALIERA; COMUNI, ALTRE COOPERATIVE |
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL CENTRO TERRITORIALE |
COMUNE DI RHO |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO (MINORI, HANDICAP, ANZIANI, ADULTI ALTRE OFFERTE DI SERVIZIO: COMUNITA’ PER MADRI E BAMBINI EXTRACOMUNITARI; PRONTO INTERVENTO: COMUNITA’ ALLOGGIO PER PORTATORI CON HANDICAP GRAVE; FUNZIONI: SOSTEGNO TECNICO AI VARI PROGETTI |
PROCESSI ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI |
ISTITUTO SUORE DOMENICANE |
CASA DI RIPOSO BESANA BRIANZA 62 POSTI LETTO CONNESSIONI ORGANIZZATIVE: DIREZIONE SANITARIA; COMUNI DELLA ZONA; ASL MILANO 3; VOLONTARIATO (RELAZIONI CRITICHE) PROGETTI IN CORSO: CARTA DEI SERVIZI; CENTRO DIURNO |
CONNESSIONI FRA AZIONI AMMINISTRATIVE E STRUTTURA ORGANIZZZATIVA |
I.P.A.B. OSPEDALE L. MARCHESI |
CASA DI RIPOSO (50 POSTI LETTO + 2 RICOVERI DI SOLLIEVO CONVENZIONATI CON L’ASL) PROGETTI IN CORSO: CENTRO DIURNO
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COMUNE DI BELLINZAGO circa 3500 ab. |
SERVIZI: TRASPORTO DISABILI; MINORI (CON PSICOPEDAGOGISTA) |
LAVORO SOCIALE IN PICCLO COMUNE: STRUTTURE E CONNESSIONI INTER-ORGANIZZATIVE |
CONGREGAZIONE RELIGIOSA SERVE DI GESU’ CRISTO |
CASA DI RIPOSO 34 P.L. |
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COOPERATIVA ALDIA 120 SOCI LAVORATORI |
ESPERIENZE: COORDINAMENTO SERVIZI DOMICILIARI (DEMENZE, PSICHIATRIA, FAMIGLIA) PROGETTI: CENTRO DIURNO PER DEMENZE CONESSIONI CRITICHE: ASL |
CERTIFICAZIONE DELLA QUALITA’ DELLA COOPERATIVA |
ASL MILANO 1 |
DIPARTIMENTO ASSI DISTRETTO 3 CORSICO (6 COMUNI) ORGANIZZAZIONE: UO ETA’ EVOLUTIVA ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO INTERNO E VARI RAPPORTI CON ENTI E STRUTTURE ESTERNE OBIETTIVI ENTE: ACCRESCERE VISIBILITA’ AREE DI INTERESSE: SPECIFICITA’ DEL LAVORO PSCOSOCIALE NELLA MISURAZIONE DELLA QUALITA’ |
DISTRETTO E RAPPORTO CON I COMUNI |
ASL CITTA’ DI MILANO |
DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO AGGIORNAMENTO E RICERCA FUNZIONI: FORMAZIONE, PROTOCOLLI, SUPPORTO TECNICO RAPPORTI ORGANIZZATIVI: CON LE UNITA’ DIRETTAMENTE OPERATIVE AREA CRITICA: SCISSIONE FRA AREE OPERATIVE ED AREE DI SUPPORTO CONNESSIONI INTER-ORGANIZZATIVE: CON COMUNE DI MILANO (IN PARTICOLARE AREA MINORI) |
RAPPORTI COMUNE DI MILANO – ASL
ATTIVITA’ DI VIGILANZA |
COMUNE DI NERVIANO |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO PROGETTI IN ATTO: PROGETTI 285; DISPERSIONE SCOLASTICA CONNESSIONI ORGANIZZATIVE: ASL; COOPERATIVE SOCIALI AREE CRITICHE: VOLONTARIATO |
PROCESSI ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI |
COMUNE BOFFALORA TICINO |
SERVIZI SOCIALI DELEGATI ALL’ASL |
PROCESSI ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI |
COMUNE DI MUGGIO’ |
SERVIZI SOCIALI COMUNALI DI BASE E PER FASCE DI BISOGNO PROGETTI: CONSULTA ANZIANI; CENTRO SOCIALE ANZIANI
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PROCESSI ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI |
Griglia di presentazione dei partecipanti |
Griglia di presentazione dei partecipanti: - finalità: mettere in evidenza le risorse interne del gruppo - griglia di riferimento: - ente d'appartenenza - ruolo professionale e posizione nell'organizzazione - unità operative di servizio - contesti relazionali del servizio d'appartenenza (territorio, reti comunitarie, gruppi sociali, ecc.)
- aree problematiche presenti nelle organizzazioni d'appartenenza - eventuali esperienze in atto, utili per osservare pratiche operative di valutazione della qualità |
RELAZIONE: aspetti istituzionali nelle politiche per la valutazione della qualità Il sistema della pubblica amministrazione negli anni ’90 (specializzazione funzionale; orientamento all’efficienza economica; orientamento alla qualità; integrazione fra sistema pubblico e sistema del privato sociale)
I fattori di trasformazione dei servizi socio-sanitari (innovazione amministrativa; ridefinizione della pubblica amministrazione; inclusione di nuove problematiche; crescita dei soggetti comunitari)
I contenuti della nuova legislazione sugli enti locali
I contenuti della nuova legislazione sanitaria Il sistema socio-sanitario nella Regione Lombardia: Collocazione funzionale delle Asl
Il concetto di accreditamento
Il ruolo del Dipartimento per le attività socio-sanitarie integrate
Gli spazi di comunicazione inter-istituzionale Comuni e Asl: Distretti; consiglio di rappresentanza; assemblea dei sindaci a livello distrettuale; consiglio di indirizzo dei servizi sociali
Lo sviluppo dei servizi socio-sanitari, tre parole chiave: estensione (dell’offerta); regolazione (dei flussi economico-finanziari); connessione (delle risorse pubbliche, private, comunitarie)
LAVORO DI GRUPPO quantità e qualità del lavoro delega sulle funzioni di servizio sui minori la valutazione delegata all’esterno la valutazione dei progetti legati alla legge 45 la valutazione in rapporto ai PEG la confrontabilità dei processi di servizio l’analisi del “disservizio” il rapporto pubblico-privato nelle politiche sociali delle Regione Lombardia
MATERIALI DIDATTICI schede sulle esperienze: il caso organizzativo del Comune di Modena strumenti in una RSA
lucidi – fascicolo 1: 1- 19 sugli assetti istituzionali dei servizi sociali e loro riflessi sull’orientamento alla valutazione
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RELAZIONE: orientamenti teorici e pratici in tema di valutazione della qualità Riflessione sui vari aspetti della valutazione della qualità dei servizi sociali, così come emerge dalla lettura delle aree tematiche trattate nei due monitoraggi elaborati per il laboratorio Punti di attenzione nodi problematici Condizioni organizzative che favoriscono la realizzazione di progetti Funzioni della valutazione nelle situazioni inter- organizzative Differenti significati della valutazione Definizioni Dimensioni della qualità Il gruppo qualità del Dipartimento Affari sociali Le carte dei servizi: percorso legislativo e aspetti metodologici
LAVORO DI GRUPPO Analisi dei processi di organizzativi leggibili nel caso di Modena Prima ricognizione sui metodi di analisi dei processi organizzativi Analisi preliminare di alcune situazioni organizzative presenti nel gruppo: Comune di Brugherio; Comune di Senato; cooperativa Aldia
MATERIALI DIDATTICI schede sulle esperienze: assistenza domiciliare al Comune di Modena dimensioni della qualità in ambiente geriatrico
lucidi – fascicolo n. 2: 1-8 sui quadri di riferimento per la valutazione
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RELAZIONE: orientamenti teorici e pratici in tema di valutazione della qualità Il sistema di produzione dei servizi: utilità e potenziale applicazione dello schema di Norman: prodotti utenza immagine processi cultura
LAVORO DI GRUPPO Analisi dei processi di organizzativi leggibili nel caso di Modena Prima ricognizione sui metodi di analisi dei processi organizzativi Analisi preliminare di alcune situazioni organizzative presenti nel gruppo: Comune di Brugherio; Comune di Senato; cooperativa Aldia I ruoli di coordinamento
MATERIALI DIDATTICI schede sulle esperienze: la valutazione degli asili nido la valutazione della qualità nelle comunità per i minori
la costruzione di una Carte dei servizi: il caso delle RSA Golgi lucidi – fascicolo n. 2: 9-19 sulle Carte dei servizi come vincoli e come metodologia; sugli strumenti per la lettura delle organizzazioni che producono servizi; sullo schema di Normann e sua adattabilità ai servizi sociali
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RELAZIONE: strumenti di osservazione ed analisi delle organizzazioni di lavoro I processi di lavoro nelle organizzazioni di servizio Applicabilità dello schema di Mintzberg Il modello sistemico Il modello funzionale Uso delle matrici per l’analisi dei processi di lavoro L’uso della metodologia della carta dei servizi sociali: il caso di una RSA (matrici; variabili presi in considerazione, processi operativi attivati, soggetti, esiti, impegni amministrativi)
LAVORO DI GRUPPO Analisi delle politiche organizzative nei contesti di lavoro dei partecipanti
MATERIALI DIDATTICI Lucidi – fascicolo 3 (i5 lucidi): alcuni strumenti per l’analisi organizzativa (schema di Mintzberg per la lettura della propria organizzazione; lo schema funzionale (regolazione, trasformazione, mantenimento); lo schema sistemico (input, sistema organizzativo; output); i processi di produzione del servizio nelle RSA; la metodologia ricavabile dalle Carte dei servizi
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RELAZIONI: ripresa del percorso finora effettuato (docente) un’esperienza di valutazione dei Centri di aggregazione giovanile (il caso del Comune di Bollate- relazione dott.sa Carozza Elisabetta) prima valutazione dell’applicazione del Reddito minimo di inserimento (il caso del Comune di Limbiate – relatore dott. Ficarra Pietro
LAVORO DI GRUPPO Rielaborazione in gruppo dei criteri, metodologie, esperienze presentate Maggiori difficoltà nel valutare le esperienze di prevenzione Le connessioni fra valutazione, formazione e apprendimento organizzativo Connessioni fra valutazione, controllo di gestione e PEG - Piano esecutivo di gestione
NODI PROBLEMATICI EMERSI NEL LAVORO DI GRUPPO
MATERIALI DIDATTICI Lucidi 4° fascicolo (n. 22): fattori della qualità e indicatori; l’accreditamento di eccellenza (con riferimento alla metodologia dello Studio Vega di Santa Lucia del Piave ed al caso organizzativo di un reparto di nefrologia descritto da M.C. Bassanini in Prospettive sociali e sanitarie
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RELAZIONE: la legge di riforma dei servizi sociali e la valutazione della qualità Punti chiave del programma legislativo Il sistema inter-istituzionale nella legge di riforma La questione degli ambiti territoriali L’ “orologio delle riforme”: politiche; amministrazione; organizzazione; lavoro professionale La progettazione inter-istituzionale La valutazione della qualità nella legge di riforma: piano di zona; accreditamento
LAVORO DI GRUPPO Rielaborazione in gruppo delle tematiche sviluppate nella relazione Verifica del percorso formativo
MATERIALI DIDATTICI 5° fascicolo – lucidi (n. 15) sugli argomenti della relazione
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A conclusione del seminario sono stati proposti due strumenti di verifica e valutazione del percorso:
- il questionario di fine corso della Provincia – Unità operativa formazione (che è stato poi rielaborato dall’ufficio
- una griglia di rilevazione del percorso didattico effettuato.
In generale è stato perseguito l’obiettivo di mettere assieme:
- le esperienze di lavoro dei partecipanti (programmazione, gestione, direzione,
- le esperienze significative avvenute e documentate in altri contesti organizzativi
- la riflessione teorica sul tema della valutazione e della qualità
- le tendenze normative
La ricognizione sui contesti di appartenenza è avvenuta con lo scopo di verificare l’esistenza di momenti e fasi in cui nelle organizzazioni si pongono obiettivi valutativi.
Le esperienze realizzate e documentate in altre situazioni operative avevano la funzione di verificare l’esistenza di varie modalità di osservazione, misurazione e descrizione dei fattori coinvolti nel raggiungimento di obiettivi qualitativi.
La riflessione teorica mirava a ricercare i vari criteri di lettura delle organizzazioni e le connessioni fra di essi. La ricognizione sulle tendenze normative aveva lo scopo di individuare le regole che attualmente presiedono il funzionamento dei servizi (programmazione, gestione amministrativa, conseguenze operative)
Il metodo utilizzato nel gruppo è stato di tipo induttivo: punto di partenza era la descrizione della propria esperienza operativa o una scheda sulle altre realtà organizzative dei servizi. Su queste basi venivano elaborate le opportune riflessioni teoriche o raccolti in modo più sistematico gli strumenti tecnici o le metodologie utilizzate.
Al termine del percorso è stato proposto ai partecipanti una scheda di valutazione del seminario.
La verifica e valutazione del percorso è avvenuta su vari aspetti presi in considerazione dalla seguente scheda.
OBIETTIVI DEL SEMINARIO E GRUPPO DI FORMAZIONE
Chiarezza delle informazioni ricevute sul programma del seminario
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Giudizio tendenzialmente buono/ottimo |
Qualità della documentazione di supporto (bibliografie, grafici, schede, saggi, …)
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Giudizio tendenzialmente buono/ottimo |
Utilità della ricostruzione dei processi organizzativi
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Giudizio tendenzialmente buono/ottimo |
Concetti teorici trattati ed elaborati
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Giudizio tendenzialmente buono/ottimo |
Atmosfera del seminario
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Abbastanza buona |
Partecipazione attiva
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Vari stili di partecipazione: alcuni anche molto passivi |
LEZIONI:
Lezioni
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Giudizio tendenzialmente buono/ottimo |
Lavoro di gruppo
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Giudizio tendenzialmente buono La psicologa dell’Asl ha osservato che “non sono stati curati gli aspetti psicologici dei partecipanti” (appartenenza, conflitto) |
Durata complessiva del seminario
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Per alcuni eccessivo, Comunque impegnativo |
RICADUTE PROFESSIONALI:
Nel seminario sono stati elaborati elementi utili per il lavoro professionale
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In generale sì Salvo che gli impiegati amministrativi delle RSA che si sono trovati a partecipare ad un seminario non scelto e troppo centrato su problematiche gestionali ed organizzativi non appartenenti alle loro esperienze operative |
Le tematiche sviluppate sono pertinenti rispetto al ruolo professionale ricoperto nell’organizzazione in cui opera
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Come sopra |
Può individuare alcune possibili ricadute nel suo lavoro
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Utilità dell’analisi dei processi organizzativi per vari aspetti del lavoro professionale ed organizzativo |
ASPETTATIVE:
Le aspettative con cui ha partecipato al corso sono state soddisfatte
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In generale sì Salvo che gli impiegati amministrativi delle RSA che si sono trovati a partecipare ad un seminario non scelto e troppo centrato su problematiche gestionali ed organizzativi non appartenenti alle loro esperienze operative |
GIUDIZI PARTICOLARI
Gruppi eterogenei |
Per alcuni |
Troppo numeroso il gruppo intero |
Gruppo di dimensioni accettabili Ma piuttosto eterogeneo |
Frequenza e lunghezza delle giornate formative |
Abbastanza concentrato
|
Spazi utilizzati |
Abbastanza buono |
Confronto con i colleghi |
Abbastanza vivace a parte le varie zone di passività |
Poca analisi del materiale proposto |
Esame esauriente |
Poco scambio fra i partecipanti |
Varie zone di passività nel gruppo |
Prevalente orientamento analitico piuttosto che sintetico |
Nessuna osservazione |
Presentazione non sistematica di modelli di processi valutativi di qualità |
Nessuna osservazione |
Ricchezza documentazione e bibliografia |
Complessivamente positivo |
Individuazione di strumenti di lavoro |
Complessivamente positivo |
POSSIBILI CONTINUAZIONI
TEMATICHE |
FATTIBILITA’ |
Sulla analisi dei processi organizzativi in funzione della attivazione di progetti orientati alla valutazione della qualità
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Nessuna precisazione o accordo |
Confrontare esperienze di lavoro nelle diverse realtà divisi per area di appartenenza |
Nessuna precisazione o accordo
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Esercitazioni pratiche sull’elaborazione di un percorso: simulazione di un’esperienza |
Nessuna precisazione o accordo
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1. Ricerche bibliografiche sugli studi ed esperienze operative
- "Servizi sociali e sanitari, valutazione e qualità: rassegna editoriale "
- "Servizi sociali e sanitari, valutazione e qualità: saggi ed articoli tratti da riviste "
2. Lucidi e schede di studio
- Le dimensioni istituzionali delle politiche dei servizi ed effetti sugli orientamenti alla valutazione della qualità
- Valutazione della qualità: orientamenti
- Strumenti per l’analisi dei processi organizzativi in funzione della valutazione
- Schede sulla legge n. 328/2000 di riforma dei servizi sociali
3. Schede tecniche su esperienze di valutazione orientata alla qualità
- Bursi G., Cavazza G., Messora E. (a cura di), La qualità del servizio di assistenza domiciliare, Comune di Modena, Assessorato ai Servizi Sociali, Quaderno n. 4, Novembre 1997
- Becchi Maria Angela, Bernini Carri Enrico, Qualità ed efficienza nell’assistenza domiciliare - Linee guida in conformità alle Norme ISO 9000, Franco Angeli, Milano, 1998
- Caretta F., Petrini M., Dimensioni della qualità di vita nelle istituzioni geriatriche, in: Anziani Oggi, n. 1, marzo 1998, pp. 18-29
- Gumirato Gino, Resp. Area socio-assistenziale Casa di Riposo, Programma terapeutico-riabilitativo: un progetto per la “riduzione dell’isolamento sociale”, in: ANSDIPP - FIMMG – UNEBA, I programmi terapeutici Atti del convegno 2 febbraio 1996, Pedavena (BL)
- King’s Fund Center (1980), Community health council visiting, London, in: Alzheimer Longevità Geriatria, n. 718, 1988, pp. 77-79
- Harms T., Cryer D., Clifford R.M. Scala per la valutazione dell’Asilo Nido, Franco Angeli, Milano, 1992
- Barbanotti Gianluca, Iacobino Pasquale, Comunità per minori. Pratiche educative e valutazione degli interventi, Carocci Editore, Roma, 1998, pp. 175
4. Altri materiali di documentazione cui si è fatto riferimento
- Istituto geriatrico “C. Golgi” di Abbiategrasso, Gruppo progetto Carta dei servizi
- Altre esperienze di costruzione della carta dei servizi: Comune di Villasanta, Carta dei servizi sociali: RSA Bellaria di Appiano Gentile
- La convenzione tra enti pubblici e soggetti privati in ambito socio-assistenziale, a cura di A. Battistella, in Prospettive sociali e sanitarie n. 12/13 1998, pag. 37