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Paolo Ferrario, Marisa Bianchi, Luciana Quaia, LA QUALITA' NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI. Processi di costruzione della Carta dei servizi in una RSA, CAROCCI FABER Collana Il servizio sociale Pagine: 200
Contenuto
Il tema dello sviluppo della qualità nei servizi è ormai diventato cruciale per le organizzazioni socio-sanitarie, e impegna tutti i ruoli professionali, direzionali e di coordinamento.
Prendendo le mosse da un’analisi delle politiche legislative e delle culture amministrative e organizzative dei servizi, il volume illustra le strategie gestionali e i concreti processi di sviluppo della qualità di una RSA.
Propone inoltre soluzioni e strumenti operativi utili per tutti coloro che, nei diversi ruoli organizzativi e professionali, si occupano di servizi alla persona.
di Paolo Ferrario
Capitolo 1:
L’orientamento alla qualità nella legislazione
1.1 Servizi socio-sanitari: il ciclo riformistico degli anni ‘90
1.2 Il nuovo ordinamento dei comuni
1.3 Il nuovo ordinamento delle Aziende sanitarie locali
1.4 La riforma dei servizi sociali
1.5 Riforme amministrative e valutazione della qualità
1.6 Le politiche della comunicazione pubblica
Capitolo 2:
Politiche legislative per le Carte dei servizi
2.1 Fasi di sviluppo
2.2 Le regole quadro
2.3 Le regole di settore
2.4 Aspetti di metodo nella produzione delle Carte dei servizi
2.5 Processi di comunicazione e di pensiero nella produzione delle Carte
Capitolo 3:
Culture organizzative sulla qualità dei servizi socio-sanitari
3.1 La qualità del servizio
3.2 Amministrazione dei servizi, esternalizzazione e accreditamento
3.3 Il contributo teorico-pratico di Richard Normann
3.4 I gruppi di progettazione: il contributo di Henry Mintzberg
di Marisa Bianchi
Capitolo 4:
4.1 Contesto normativo istituzionale lombardo
4.2 Brevi cenni storici
4.3 La struttura della Residenza Sanitario Assistenziale
Capitolo 5:
5.1 L’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza nella rete dei servizi
5.2 La gestione del personale
5.3 I “non modelli” gestionali
Capitolo 6:
6.1 Le strategie dell’ente
6.2 La realtà organizzativa – istituzionale e le caratteristiche del personale
6.3 L’approccio alla qualità: il questionario di soddisfazione, il Comitato degli ospiti e dei parenti
Capitolo 7
Dall’attivazione dei gruppi di miglioramento alla costruzione della carta dei servizi: vantaggi e svantaggi di un percorso dal basso
7.1 L’utilizzo del metodo PDCA come modalità volta al miglioramento continuo
7.2 I gruppi di miglioramento
7.3 L’elaborazione della Carta dei servizi
7.4 La visione globale come elemento facilitatore della qualità
Appendice
Procedure elaborate dagli operatori della Casa di riposo Bellaria”
Parte terza
Il processo di miglioramento della qualita’
di Luciana Quaia
8.1 Sulla qualità della vita
8.2 Sull’anziano istituzionalizzato
8.3 Sull’operatore che cura
8.4 Sul familiare dell’anziano istituzionalizzato
8.5 Sull’adattamento
Capitolo 9
Il processo di lavoro per il miglioramento continuo della qualità
9.1 Il progetto “Qualità Insieme”
9.2 I cinque passi del processo di miglioramento
9.3 Metodologia di lavoro della commissione sanitario-assistenziale
9.3.1 Formazione del gruppo
9.3.2 Processi operativi
9.3.3 Conclusione del lavoro
Capitolo 10
La qualità dal progetto alla percezione
10.1 – La Commissione Qualità Percepita
10.1.1 – Composizione e obiettivi
10.2 – La qualità percepita dall’ospite
10.2.1 – Metodologia
10.2.2 – Riflessioni sui risultati
10.2.3 – La necessità di altre valutazioni
10.3 – La qualità percepita dal familiare
10.3.1 – Metodologia
10.3.2 – Il rapporto del familiare con il servizio
10.4 - La qualità percepita dall’operatore
1. Libri
2. Riviste
Legislazione
Autori
Paolo Ferrario, sociologo, insegna Politica sociale presso il Corso di laurea in Servizio Sociale dell’Università di Venezia e svolge attività di aggiornamento professionale rivolta ad operatori sociali in servizio. Collabora alla rivista "Prospettive Sociali e Sanitarie" di Milano e gestisce il sito di documentazione sulle politiche dei servizi www.segnalo.it.
Marisa Bianchi
, laureata in Servizio sociale all’Università di Trieste, dal 1986 si occupa di formazione agli operatori socio-sanitari e dell’organizzazione dei relativi servizi. Da sei anni lavora presso la casa di riposo Bellaria, dapprima con funzioni di coordinamento del personale e del servizio e, dal 2001, con il ruolo di direttore generale.
Luciana Quaia
, psicologa, lavora come consulente presso alcune case di riposo. Organizza e conduce laboratori di stimolazione cognitiva rivolti a malati di Alzheimer e offre attività di sostegno ai loro familiari.