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Voto al Consiglio dŽEuropa: "Interferisce con la nozione abituale della legittimità democratica"
Tv, nuova censura allItalia
"Un pericolo il conflitto d'interessi di Berlusconi"
Bocciato il tentativo della Cdl di bloccare la mozione
DAL NOSTRO INVIATO MARCO MAROZZI

 

da Repubblica - 29 gennaio 2003


STRASBURGO - Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio dŽEuropa censura una «combinazione» solo italiana che, dice la relatrice, la liberale finlandese Tytti Isohookana Asunman, «interferisce con la nozione abituale della legittimità democratica». «In Italia - accusa una risoluzione approvata con 103 sì e 14 no - il conflitto di interessi potenziale fra le funzioni politiche che esercita il signor Berlusconi e gli interessi privati di questŽultimo nellŽeconomia e nei media costituisce, se non saranno attuate misure chiare di salvaguardia, una minaccia per il pluralismo dei media e dà un cattivo esempio alle giovani democrazie».
EŽ lŽarticolo 11 del Rapporto sulla libertà dŽespressione in Europa che ogni anno vota il Consiglio in cui sono presenti 44 Stati del Continente, in rappresentanza di 800 milioni di cittadini. EŽ solo una mozione politico-morale, come quella dellŽEuroparlamento un paio di settimane fa. Berlusconi si trova citato nelle «raccomandazioni preliminari» insieme a Putin per la sue misure anti-terrorismo e in compagnia di Stati come lŽArmenia, la Macedonia, la Georgia, lŽUcraina, la Bielorussia, la Russia «in cui è allarmante il numero di giornalisti aggrediti o persino uccisi», lŽAzerbaijan, la Croazia, la Moldavia, la Bulgaria. Paesi dellŽEst ex comunista in cui lŽinformazione subisce «violenze». NellŽEuropa della Ue, Belgio e il Portogallo sono criticati per lŽarresto di giornalisti che non volevano rivelare fonti confidenziali, la Germania per un progetto di «sorveglianza attraverso mezzi ottici e acustici», nazioni come la Francia, la cui legge sulla stampa è del 1881, per le normative «superate» sui media.
I rappresentanti del centrodestra italiano avevano cercato di far abolire lŽarticolo sullŽItalia: il tentativo è stato bocciato con 45 voti a favore e 95 contrari. «Le fonti di informazione della relatrice - ha attaccato Gennaro Malgieri, direttore del "Secolo dŽItalia" e presentatore dellŽemendamento - sono state le stesse che hanno ispirato alla vigilia delle elezioni politiche del 2001 una massiccia campagna di demonizzazione delle forze del centrodestra e dellŽallora candidato premier». LŽUdc Giuseppe Gaburro ha allargato lŽaccusa alla «campagna di stampa internazionale contro il governo e la maggioranza parlamentare, piena di cose non vere, che tendono a mostrare lŽItalia come un Paese sullŽorlo del fascismo». «La parte del documento sullŽItalia è stata redatta con una inammissibile e irresponsabile superficialita» si è arrabbiato il capo delegazione della Casa delle Libertà, Claudio Azzolini di Forza Italia.
«LŽanomalia italiana tocca le radici stesse della democrazia. - ha replicato Tania de Zulueta dei Ds - In Italia le elezioni non si svolgono in condizioni di parità». E Rino Piscitello della Margherita: «Sono Berlusconi e il centrodestra a costringere il nostro Paese a una nuova figura umiliante. La democrazia italiana è forte ed ha in sé gli anticorpi per affrontare da sola i problemi che la riguardano, lŽEuropa ha però il diritto di intervenire su quel che accade da noi». «Era inevitabile finisse così» ha scosso la testa il diessino Milos Budin.
LŽemendamento è stato bocciato, oltre che dalle sinistre, anche dai liberali e da una metà dei Popolari, in cui milita Forza Italia. I conservatori inglese hanno fatto aggiungere alcune righe al testo iniziale: il «potenziale» sul conflitto di interese e lŽinciso «se non saranno attuate misure chiare di salvaguardia».