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Provincia
di Milano
Unità
Operativa Formazione e deleghe
regionali
in materia di Servizi sociali
Laboratorio
formativo
2000/2001
docente:
Paolo Ferrario
Il
laboratorio formativo è rivolto ad un gruppo di 20 partecipanti provenienti
dalle professionalità che agiscono con funzioni di coordinamento organizzativo nel settore sociale.
Questo
progetto ha una finalità formativa e non si pone obiettivi di consulenza
organizzativa o di assistenza tecnica.
Esso
è orientato a persone che intendono elaborare quadri conoscitivi e pratici sul
tema della valutazione della qualità, attraverso una serie di incontri di
analisi, riflessione e confronto
Il
progetto formativo intende realizzare nel gruppo una situazione di informazione,
conoscenza, scambio e confronto peri:
sviluppare
quadri di riferimento e linguaggi comuni sull’argomento
ricostruire
in modo selettivo le recenti normative generali e specifiche in rapporto agli
orientamenti alla qualità ed alla valutazione delle politiche dei servizi
sociali
conoscere
ed applicare diversi schemi di analisi organizzativa per leggere le strutture di
servizio e i processi di lavoro sociale
analizzare
esperienze di valutazione della qualità realizzate in altri contesti
territoriali per individuare i metodi e gli strumenti utilizzati e per
verificare la possibile applicazione
elaborare i percorsi tecnici e metodologici per l’individuazione di indicatori appropriati e applicabili alla realtà dei servizi sociali
Motivazioni del laboratorio
Il progetto prende spunto dai cambiamenti istituzionali che sono in atto
nel sistema dei servizi sociali ed è finalizzato a costruire un percorso
formativo centrato sulle problematiche connesse alla valutazione di qualità
nelle organizzazioni che producono servizi.
Le
trasformazioni determinate dall’attuale configurazione normativa dei rapporti
fra stato, regioni ed enti locali comportano l’assunzione di nuovi ruoli e
competenze nell’esercizio delle funzioni. L’attuale fase della storia delle
politiche sociali nel nostro paese presenta una situazione potenzialmente densa
di opportunità per lo sviluppo dei servizi sociali.
Questi
processi sono individuabili su vari piani:
nella programmazione
il pluralismo degli attori comporta l’impegno ad agire in contesti in
continuo cambiamento ed a connettere risorse caratterizzate da posizioni e punti
di vista culturali talvolta molto lontani
La produzione dei servizi avviene in contesti inter-organizzativi ed è fortemente controllata dal più ampio sistema sociale: servizi erogati direttamente dal sistema pubblico; servizi erogati indirettamente da soggetti privati o del privato-sociale; attività di sostegno, promozione, informazione autonomamente svolte dai volontariati e dalle loro organizzazioni; produzione di servizi svolta con modalità imprenditoriali dalle cooperative sociali.
In tale contesto dinamico e in continuo mutamento la cultura della qualità dei servizi pubblici si va affermando in diretta relazione con la ricerca di nuovi modelli di funzionamento dei servizi. Il concetto di qualità è comunemente utilizzato con riferimento ai fattori interni alla struttura che produce il bene o il servizio (strutture organizzative, modalità operative, caratteristiche ambientali, ecc.) e ad elementi esterni ad essa (qualità dei prodotti, tempi d’erogazione, ecc.). Tutto questo comporta per i pubblici servizi la necessaria misurazione dei risultati finali e la valutazione delle diverse fasi di produzione del servizio di cui i cittadini hanno diretta percezione. Tali fasi riguardano in particolare i seguenti momenti:
informazione
accesso
alle unità di offerta
progettazione
delle azioni di aiuto
governo
della rete
partecipazione
dei cittadini e dei soggetti sociali
definizione dei livelli, delle modalità e dei tempi per l’erogazione delle prestazioni e del servizio
La
valutazione mette in gioco l’attenzione agli obiettivi e
l’osservazione delle azioni organizzative. Essa può essere definita come un
processo sistematico ed organizzato, istituzionale ed inter-istituzionale,
attraverso il quale sono messi a confronto:
·
gli
obiettivi delle politiche sociali e delle amministrazioni
·
le
azioni ed i risultati realmente espressi dalle organizzazioni di servizio
·
le
nuove modalità d’esercizio del lavoro sociale
· la crescita delle competenze sociali delle comunità locali.
Le professioni sociali sono coinvolte in questi processi istituzionali, organizzativi e conoscitivi. L’esercizio di questi ruoli professionali comporta la raccolta e l’elaborazione di informazioni che costituiscono la base indispensabile per costruire tecniche e metodologie orientate alla valutazione delle funzioni di servizio.
Per farlo è necessario che queste competenze siano riconosciute, valorizzate e possano essere comunicate.
Nel corso sarà utilizzata la metodologia del laboratorio di formazione, che consiste nell’alternanza di:
a) brevi lezioni strutturate
b) lavoro di gruppo attorno alle situazioni organizzative ed inter-organizzative presenti nei servizi
di appartenenza
c) produzione di materiali scritti a supporto e memoria del lavoro
effettuato.
Un
aspetto fondamentale per il funzionamento del gruppo sarà l’interesse da
parte dei partecipanti di descrivere le proprie esperienze e comunicarle in un
contesto collaborativo
Sul
piano delle conoscenze il laboratorio tenderà a mettere a fuoco i vari aspetti
che sono coinvolti nelle politiche di sviluppo della valutazione della qualità,
con particolare riferimento al sistema dei servizi sociali.
Il
formatore si assume i compiti di proporre i materiali di studio, di accompagnare
il processo di elaborazione del gruppo, di preparare schede didattiche o testi
scritti congruenti ai contenuti.
Sul
piano dei contenuti, si prevedono le seguenti aree tematiche:
·
aspetti
istituzionali:
linee di tendenza della legislazione statale e regionale; ruoli degli enti
(regione, comuni; aziende sanitarie; I.P.A.B.) e dei soggetti comunitari;
l’accreditamento (contesti istituzionali e gestionali; effetti nella gestione
qualitativa dei servizi); l’integrazione socio-sanitaria (istituzionale,
gestionale, professionale, comunitaria); il progetto di legge di riforma dei
servizi sociali e i processi interconnessi, con particolare riferimento ai Piani
di zona
·
aspetti
organizzativi:
strumenti di lettura delle organizzazioni; le caratteristiche organizzative dei
servizi sociali; dimensioni analitiche in tema di verifica, valutazione e qualità;
l’analisi dei processi di produzione ed erogazione del lavoro sociale e dei
servizi; l’analisi delle reti
·
aspetti
tecnici e metodologici:
raccolta mirata delle pubblicazioni tecniche; lettura mirata di esperienze già
realizzate; strumenti, procedure e processi di documentazione; la ricerca degli
indicatori di struttura, processo, esito; costruzione di schemi per la
rilevazione
Modalità
organizzative e tempi
Il
laboratorio si sviluppa in sette giornate (ore 9,30-13; 14-17).