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Spaziare! Voce del verbo farsi spazio!

Una settimana di incontri tra spazi sociali di aggregazione e amministrazioni locali.

 

GIOVANI E SPAZI 

I giovani.

I giovani rappresentano una categoria sociologica fin troppo oggetto di generalizzazione, spesso sotto forma di una sorta di banalizzazione. Una figura sociale sempre più reclamizzata, etichettata, adulata e bistrattata al tempo stesso. Ma le analisi, le ricerche, gli articoli di giornale o i servizi in tv possono a volte riuscire a mostrare molto, ma ben difficilmente a parlarci di e per tutte/i i giovani. Ancor più faticosamente si è in grado di far emergere di cosa c’è bisogno e che cosa fare.

La Provincia di Milano, con l’Assessorato alle Politiche Giovanili, intende provare ad affermare alcune significative cose generali e a farne invece dire, ai diretti interessati, molte di concrete. E soprattutto intende capire, da chi è giovane e da chi con i giovani lavora, quali siano le proposte migliori da realizzare.

 

Nello specifico… gli spazi.

Sul territorio della Provincia di Milano esistono da tempo numerosi luoghi di aggregazione destinati ai giovani, quando non dai giovani stessi gestiti. Circoli, oratori, centri di aggregazione giovanile comunali a gestione diretta o convenzionata, centri sociali, associazioni culturali e/o di volontariato, società e associazioni sportive, servizi delle amministrazioni locali e tanti altri ancora. Le formule organizzative e gestionali sono assai diverse da luogo a luogo, così come i sistemi culturali e valoriali di riferimento sino ad arrivare, a volte, alle funzioni svolte. Tale diversità d’esperienze è considerata, da questa amministrazione provinciale, risorsa e ricchezza fondamentale e specchio inevitabile di una dimensione giovanile multidentitaria e non riconducibile a generalizzazioni di sorta. Tutto ciò nell’idea che una buona amministrazione locale parta innanzi tutto dalla capacità di ascolto dei soggetti ai quali intende rivolgersi, a maggior ragione per capire insieme quali politiche pubbliche adottare.

 

Aggregarsi nello spazio pubblico

Cosa oggi può essere definito spazio pubblico di aggregazione giovanile? La domanda, non retorica, non ha risposte né semplificabili né tanto meno univoche. Non a caso sarà uno dei tanti temi di questo convegno.

La storia degli ultimi decenni ci indica che luoghi di aggregazione crescono comunque nei territori, spesso nella dimensione commerciale dei bar, delle birrerie, delle discoteche. Evidentemente questi luoghi rispondono ad una domanda di intrattenimento e svago che esiste e forse sempre più cresce. Crediamo però che di altri luoghi sia opportuno occuparsi prioritariamente (anche se non esclusivamente). Luoghi che vivono  mettendo al centro le persone, i loro bisogni e desideri e che promuovono innanzi tutto una cultura della partecipazione rispetto ad una incentrata sul consumo. Luoghi che ambiscono in qualche modo a svolgere una funzione pubblica, di pubblica utilità.

 

Un convegno… di lavori concreti.

Sulla base di questi ragionamenti nasce l’idea di un convegno di lavoro sui luoghi dell’aggregazione giovanile. L’obbiettivo dichiarato è molto semplice: vorremmo da qui cominciare a formalizzare le nostre conoscenze del fenomeno, per capire assieme cosa proporre, come Assessorato alle Politiche Giovanili e come Amministrazione Provinciale nel suo complesso, in modo che le decisioni e le progettazioni a venire siano la conseguenza di questa collettiva elaborazione.

Compito di questa amministrazione crediamo sia quello di capire esattamente  che cosa esiste (nell’ambito dei luoghi dell’aggregazione giovanile), che caratteristiche ha (comuni tra i diversi luoghi e specifiche di ogni singolo spazio), quali siano le problematicità sulle quali è possibile intervenire e attivarsi e quali invece i punti di forza che è auspicabile valorizzare e rafforzare.

 

Per questo motivo abbiamo cercato di far precedere questo convegno da un percorso di lavoro essenziale in un ottica di partecipazione e di co-determinazione delle politiche da attuare. Mesi di incontri e riunioni con sindaci, assessori alle politiche giovanili dei più diversi comuni della Provincia di Milano, educatori e animatori di oratori e centri di aggregazione, volontari di associazioni e militanti di centri sociali, dirigenti di enti sportivi. Abbiamo cercato così di coinvolgere chi operi, a diverso titolo, nei luoghi dell’aggregazione. I temi e le modalità di lavoro di questo convegno sono quindi il frutto delle indicazioni raccolte sino ad oggi e la base materiale da cui partire per elaborare future decisioni.

Il rapporto tra i luoghi e i territori circostanti, la relazione con i livelli istituzionali, la possibilità di dotarsi di strumenti di lavoro comuni e di ipotizzare nuovi o rinnovati percorsi concreti riguardanti la situazione attualmente esistente, la promozione artistica, culturale e musicale giovanile, la circolazione dei saperi e la funzione educativa degli spazi: questi sono solo alcuni degli spunti emersi dal lavoro preparatorio che abbiamo cercato di evidenziare.

La necessità di lavorare in gruppi focalizzati su questioni specifiche, la possibilità di intrecciare relazioni virtuose e proficue tra chi materialmente è attivo su questi temi e il livello politico-amministrativo sono invece alcune delle necessità indicateci sul “come” e “per cosa” lavorare e costruire il convegno.

 

 

Un convegno che è cresciuto e ha preso vita da una relazione concreta e di contenuti tra gli spazi dell’aggregazione giovanili, le amministrazioni locali l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Milano, che vorremmo fosse inteso come tappa di un percorso di comprensione e contemporaneamente un  punto di partenza di un lavoro comune.

 

 Irma Dioli

Assessora alle Politiche Giovanili della Provincia di Milano 

 

PROGRAMMA CONVEGNO

 

LUNEDI’ 28 NOVEMBRE – PALAZZO DELLE STELLINE – CORSO MAGENTA 61

 

14.00

Conferenza Stampa :

Presentazione del convegno da parte dell’Assessore Irma Dioli, Antonio De Lillo, Don Gino Rigoldi, Massimo Sacchi.,Antonio Iannetta, Don Massimiliano Sabbadini.

                       

14.30

MAPPE, DIALOGHI, LETTURE PLURALI DEL FENOMENO

Identità molteplici, partecipazione, movimenti, territori… quali parole per un nuovo vocabolario delle politiche giovanili?

 

MARTEDI’  29 NOVEMBRE – ITC Moreschi - V.le S. Michele del Carso 25

 

16.30 – 19.30

 

Tavoli di lavoro

 

·        FORMARE! Voce del verbo darsi forma! :

 

·        MAPPARE! voce del verbo conoscere!:

 

·        PARTECIPARE! Voce del Verbo decidere! :

 

MERCOLEDI’ 30 NOVEMBRE

 

 

 C/o  ITC Moreschi - V.le S. Michele del Carso 25

 

Workshops autogestiti

 

●          9.30-13.30

Centri di Aggregazione Giovanile:

 suggestioni alla luce della legge regionale 34,

 i cambiamenti significativi e la situazione attuale.

 

 

13.30-14.30

buffet

 

 

Seminari

 

●          15.00

Osservatorio giovani  Provincia di Milano – Presentazione a cura dell’Istituto IARD

 

●          16.00

Sito Politiche Giovanili –Presentazione a cura dell’Associazione Naba Futurarium

 

●          17.00

Accesso ai finanziamenti – Presentazione di servizi e progetti per l’assistenza alla progettazione e all’accesso ai finanziamenti.

 

 

C/o BARRIO’S – Via Barona angolo Via Boffalora

 

Satellite

 

ore 19.30

Presentazione del progetto e promo del film Calciatori di periferia, a due calci dal paradiso di Fabio Martina, co-prodotto dalla Provincia di Milano

 

buffet

 

ore 20.30 

 

Cos'è pubblico? 
Spazio pubblico e benessere sociale alla ricerca di nuove relazioni

 

·         Prima parte TEATRO FORUM

 

Spunti, riflessioni e improvvisazioni sul tema – monologo con Mary Rinaldi (Ass. Teatribù)

 
- Se non c’è solo il Pubblico con la P maiuscola - Introduzione al dibattito a cura di Pierluigi Crosta (IUAV Venezia)

 

 

 
·        Seconda parte DIBATTITO
 

  

GIOVEDI’ 1 DICEMBRE – ITC Moreschi - V.le S. Michele del Carso 25

 

16.30 - 19.30

 

Tavoli di lavoro

 

·        SPAZIARE! Voce del verbo mettersi in relazione!:

 

·        EDUCARE! Voce del verbo crescere!:

 

·        SAPERE! Voce del verbo liberare!:

VENERDI’ 2 DICEMBRE – PALAZZO DELLE STELLINE – C.SO MAGENTA 61

 

 

10.00-12.00

 

Conclusione dei gruppi di lavoro

 

 

12.00-13.00

 

Report seminari e workshop

 

 

13.00-14.00

 

Buffet

 

 

14.00-15.30

 

Report gruppi di lavoro

 

 

15.30-18.00

 

Giunta pubblica e aperta:

 

TESTI PRESENTAZIONE TAVOLI DI LAVORO

 

MARTEDI’ 29 NOVEMBRE ORE 16.30 – ITC MORESCHI

 

FORMARE! Voce del verbo darsi forma! :

 

 

Quale offerta formativa pubblica e privata esiste nel panorama attuale?

Vorremmo partire dallo “stato dell’arte” per tracciare alcune suggestioni che permettano di soffermarsi sull’attualità della formazione, ma anche sulla validità reale dei percorsi formativi rivolti agli operatori delle politiche giovanili.

 

E’ per noi importante intraprendere tale riflessione cercando di fare un bilancio sulla formazione degli ultimi anni, di chi sia oggi il destinatario e su quali contenuti è oggi necessario formare.

 

Pensiamo inoltre sia necessario interrogarsi  sulla capacità e sulla possibilità di riconoscere, favorire e valorizzare percorsi di auto-formazione e formazione tra pari. Percorsi che si sviluppano all’interno degli spazi di aggregazione, dei luoghi educativi e di socializzazione dei giovani.

 

Proveremo ad ipotizzare alcuni percorsi che riconoscano innanzitutto le trasformazioni in atto nello “scenario sociale” e la condizione di difficile transizione dei servizi e dei luoghi dell’aggregazione e dell’impegno giovanile. L’obiettivo è cercare così di avvicinare la domanda/bisogno formativo, in continua evoluzione, ad un’offerta sempre più adeguata e vicina alle realtà sociali e ai loro protagonisti.

 

Infine cercheremo di capire come potenziare, integrare, modificare l’offerta formativa, ricercando quelle modalità finalizzate al coinvolgimento e alla valorizzazione dell’esperienza diretta tentando di facilitare connessioni tra i diversi modelli e le diverse pratiche formative.

 

 

MAPPARE! voce del verbo conoscere!:

 

Costruiamo una mappa della provincia di Milano, trasformando in visuale la conoscenza dell’esistente.

Una mappa che sia informazione numerica e statistica, ma, soprattutto, fornisca il dato qualitativo delle caratteristiche e delle peculiarità degli spazi di aggregazione giovanile. Ragioniamo insieme sul come farla, su quali criteri applicare, su quali siano i modelli esistenti su cui appoggiarsi.

 

Questo momento interno al convegno può essere il nucleo vivo da cui partire per realizzare un luogo virtuale di auto-mappatura, aggiornabile, verificabile, modellabile direttamente da coloro che vivono e animano gli spazi.

 

Costruire la mappa è un passo. Quello successivo è leggerla.

 

Prendiamo la mappa, pensiamola come un fotografia e guardiamone il negativo. Se abbiamo capito cosa c’è, adesso proviamo a scoprire cosa manca. E perché.

 Identifichiamo le parti della Provincia ove l’aggregazione non si trasforma in luoghi e in spazi,indaghiamo i perché delle “zone d’ombra” e come i diversi soggetti possono farsi facilitatori di processi di costruzione di nuovi spazi aggregativi.

 

 

PARTECIPARE! Voce del Verbo decidere! :

 

Questo tavolo di lavoro parte da una volontà precisa: quella dell’Assessorato e della Giunta  Provinciale di costruire forme di partecipazione giovanile.

 

Il senso e l’obiettivo del tavolo è di interrogarsi su quali possano essere strumenti utili e necessari per rendere fattiva la partecipazione giovanile. Prendiamo spunto da esperienze già in atto o realizzate, ma anche cerchiamo di ragionare su innovazioni, sperimentazioni e possibilità.

 

L’ambizione dell’Assessorato è quella di dar vita a molteplici e articolati strumenti di partecipazione dei giovani, dei soggetti pubblici e del privato sociale che con essi operano: Il Forum Giovani o il Forum delle politiche giovanili possono essere strumenti in questa direzione?

Se e come realizzarli, che caratteristiche dargli, con quali forme modellarli sono questioni aperte, da discutere.

Cerchiamo di dare risposte, ma soprattutto di porci le domande giuste, con lo scopo di rendere le politiche giovanili il frutto di un processo di coinvolgimento e di co-determinazione il più ampio possibile.

 

 

 

 

 

MERCOLEDI’ 1 DICEMBRE – ORE 16.30 ITC MORESCHI

 

 

 

SPAZIARE! Voce del verbo mettersi in relazione!:

 

Vogliamo ragionare sui luoghi di aggregazione (spazi) partendo dal contesto in cui sono inseriti (territori) e in cui svolgono un ruolo di “punto di riferimento” per la cittadinanza. E’ importante che questa funzione sia riconosciuta anche dalle istituzioni e dalle amministrazioni (enti), soprattutto nel caso accada che supplisca a carenze e copra competenze definibili nell’ambito pubblico.

 

Riconoscere questa funzione significa anche farsi carico, a fronte di eventuali situazioni problematiche, delle difficoltà degli spazi di aggregazione nel loro rapporto col territorio e affrontarle costruttivamente da parte dei diversi attori in gioco.

 

Spesso uno dei limiti della relazione tra spazi, enti e territorio è la difficoltà nel trovare un linguaggio comune. Il tavolo si propone di ragionare su alcune parole che spesso determinano incomprensioni tra operatori, volontari, attivisti da un lato e rappresentanti degli enti locali dall’altro.

 

Invitiamo a mettersi in gioco con le parole, alla ricerca di un vocabolario comune:SICUREZZA – AGGREGAZIONE – CONFLITTO – AUTOGESTIONE – BISOGNI – LEGALITA’ sono i primi vocaboli che suggeriamo.

Nella pratica proviamo a mettere a profitto questa relazione rendendola un rapporto virtuoso capace di creare una rete di risorse per il territorio.

Come possono gli enti pubblici essere facilitatori delle attività degli spazi laddove e nel qual caso questi rappresentino i bisogni di un territorio, svolgano una funzione pubblica o siano semplicemente risposta per esso?

 

 

EDUCARE! Voce del verbo crescere!:

 

 

Chi siamo è responsabilità o merito anche del dove siamo stati sino ad oggi, del dove siamo cresciuti. Vivere, attraversare spazi di aggregazione significa quindi anche plasmarsi, modificarsi, trasformarsi dentro a quei luoghi individualmente ma anche collettivamente. A volte imparare a relazionarsi, a volte a costruire progetti, a volte ad affrontare situazioni problematiche. A volte tutto questo insieme ed altro ancora.

 

I luoghi dell’aggregazione giovanile sono sempre e comunque luoghi che svolgono funzioni educative?

È così e/o dovrebbe essere così? Se si, chi educa e a che cosa? Chi deve determinare i contenuti della funzione educativa?

Inoltre, quanto gli spazi esistenti riescono a coinvolgere/avvicinare chi, tra i giovani, è, per diversi motivi, privo di strumenti propri di socializzazione?

E ancora: cosa distingue un percorso di partecipazione e coinvolgimento da una fruizione legata semplicemente al consumo?

Queste sono alcune delle domande emerse e dalle quali pensiamo possa essere utile partire per affrontare nodi tematici di rilevante interesse per molte ( anche se non tutte) le esperienze di aggregazione giovanile. 

 

 

SAPERE! Voce del verbo liberare!:

 

Fare cultura e farla circolare è una delle caratteristiche più interessanti e comuni ai diversi spazi ed è l’aspetto che vogliamo indagare intorno a questo tavolo.

Molti dei saperi più innovativi nascono e crescono, diventando fruibili, all’interno di luoghi di aggregazione giovanile. Si tratta delle forme più varie di espressione artistica: dal teatro alla musica, dalle arti figurative alla video-art, dalla letteratura alla più generale creazione di tendenze.

 

In questi luoghi i giovani sono spesso non solo fruitori, ma anche ideatori essi stessi delle iniziative, cosi che la promozione culturale assume anche funzione di promozione sociale, crescita personale e collettiva, acquisizione di competenze e di esperienze più significative.

 

C’è un ma: esistono diversi ostacoli che rendono più difficile e talvolta impossibile la produzione e la promozione di saperi, della cultura e dell’arte. Ostacoli di ordine logistico, strutturale ed economico.

 

Vogliamo indagare i limiti che impediscono il libero sviluppo delle potenzialità di questi spazi da questo punto di vista, vogliamo scoprirli per superarli.

Lo scopo che ci proponiamo è quello di ragionare per capire come i diversi soggetti in campo possono prendersi carico di questi problemi e affrontarli insieme a coloro che vivono e animano gli spazi.