VENEZIA – La Regione Veneto
ha stanziato contributi economici – per complessivi 5.467.500
euro nel 2002 – destinati alle
famiglie, fragili economicamente, che assumono assistenti
familiari, le cosiddette 'badanti', per assistere a casa persone
non autosufficienti. E' questo il senso del primo provvedimento in
assoluto nel panorama nazionale dopo l'approvazione della legge
Bossi-Fini.
“Le scelte politiche regionali in
materia di interventi sociali – ha detto Galan - vogliono
favorire la permanenza delle persone non autosufficienti, anziani
e disabili, nella propria famiglia, nel pieno rispetto della
tradizione veneta che è stata la forza propulsiva dello sviluppo
economico negli ultimi decenni.”.
"Con quest’intervento - ha
spiegato ancora l'assessore - la Regione, da un lato, applica
quanto previsto dalla recente legge sull'immigrazione e offre alle
famiglie venete la possibilità di regolarizzare il rapporto di
lavoro, conferendo quindi all'attività assistenziale piena
legittimazione e trasparenza. Dall'altro, aiuta le famiglie ad
affrontare il peso economico della regolarizzazione e dello
stipendio degli assistenti familiari”.
“I contributi 2002 - ha assicurato Galan - arriveranno
entro il 31 marzo 2003”. Destinatarie sono le famiglie che hanno
sottoscritto un contratto di lavoro con assistenti familiari per
l'assistenza in casa di una persona non autosufficiente, con
redditi che rientrano nei limitin previsti dalla legge. Ci sarà
un contributo forfettario di 200 euro per l'onere economico
connesso alla regolarizzazione di rapporti antecedenti al
contratto di lavoro.
“Con quest'iniziativa - hanno
aggiunto Galan e De Poli – avremo anche l'occasione di conoscere
la vera entità di questo fenomeno, che sarà documentato dalla
direzione regionale per i servizi sociali in collaborazione con la
rete degli Osservatori regionali”.
(21
OTTOBRE 2002, ORE 18.49)
|