Sui servizi sociali Comune e Asl di Milano passano la palla ai privati a
partire dal primo gennaio 2003. Ma in Consiglio comunale l’opposizione
prepara le barricate. «Faremo tutto il possibile per migliorare il Piano
che arriverà in Consiglio il prossimo lunedì - assicura Marco Cormio, Ds
-. Prima di tutto con emendamenti di principio. E poi con modifiche volte
ad accrescere i fondi per l’assistenza sociale: i soldi non bastano,
vanno aumentati». Per preparare il dibattito in Consiglio,
l’opposizione ha convocato una serie di consultazioni con sindacati,
consulta handicap e forum del terzo settore. «Ci sono servizi
socio-assistenziali comunali che funzionano, e quindi non vanno
smantellati», dice Cormio. Inoltre «non è stato ancora spiegato come
avverrà il monitoraggio dei servizi offerti dai privati». Aggiunge
un’ulteriore obiezione Ardemia Oriani, segretario generale dello
Spi-Cgil: «Siamo così sicuri che ci siano frotte di privati pronti a
candidarsi per fornire i servizi oggi garantiti da Asl ed enti locali? Nei
comuni di Monza e Lecco si è tentato di partire in anticipo con gli
accreditamenti, ma nessuno si è proposto».
La Regione ribatte punto per punto. «Un decreto stabilisce già i
requisiti minimi per l’autorizzazione dei servizi sociali, ai Comuni non
resta che applicare questi criteri», dice un dirigente dell’assessorato
regionale alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale. E aggiunge: «Certo,
se ci verrà richiesto, siamo pronti a dare una sorta di prontuario delle
linee guida». Per quanto riguarda la mancanza di candidature da parte dei
privati «è chiaro che di fronte a un cambiamento tanto radicale è
necessaria una programmazione concertata con il terzo settore. Serve
un’operazione promozionale per accelerare le candidature».
In materia di fondi, si è creata a sorpresa una vicinanza di punti di
vista tra l’assessore alle Politiche Sociali, Tiziana Maiolo, e
l’opposizione in Consiglio: i tagli ai trasferimenti agli enti locali
stabiliti in Finanziaria dovrebbero risparmiare le politiche sociali a
sostegno di anziani, minori, portatori di handicap.
Rita Querzé
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