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MAPPE
MENTALI:
CONCETTO, METODOLOGIE, LETTURA
tratto dal sito
MappeMentali.com
Mappe
mentali & mappe concettuali
Teorizzata
da Joseph Novak all
'
inizio degli anni
'
60, quella delle mappe
concettuali è una tecnica molto diffusa per la rappresentazione grafica della
conoscenza, soprattutto in ambito didattico-formativo.
Rifacendosi alla
teoria di David Ausubel sull
'
apprendimento
significativo,
Novak propose le mappe concettuali come strumento per affrontare il problema
dell
'
apprendimento
meccanico degli studenti.
Secondo la sua idea originale era necessario esplicitare la conoscenza,
considerando che:
- essa
non consiste solamente di concetti ma anche di relazioni;
- la
visualizzazione dei concetti e dei reciproci legami favorisce la loro
comprensione e quindi la loro memorizzazione.
Le
mappe concettuali consistono in schematizzazioni nelle quali le informazioni su
un certo argomento vengono rappresentate mediante:
- dei
nodi semantici;
- degli
archi commentati di collegamento tra i nodi.
In figura: una
mappa concettuale che illustra un argomento di biologia, realizzata dall
'
Ing. Alberto Scocco
Le
mappe concettuali, pur essendo simili alle mappe mentali e alle Solution Map©, si differenziano da esse
perchè:
- la
strutturazione delle informazioni è di tipo reticolare e non gerarchico;
- la
matrice cognitiva di riferimento è di tipo connessionista (fatto l
'
elenco dei concetti, si procede alla loro connessione) e non associazionista
(da ciascun concetto vengono sviluppate le possibili associazioni);
- non
viene posta particolare enfasi alla codifica iconico-cromatica;
- i
legami tra i nodi solitamente viene esplicitato mediante etichette
descrittive testuali.
Solitamente
le mappe concettuali vengono impiegate nell
'
ambito della formazione per la schematizzazione di
modelli non riconducibili a una struttura gerarchico-associativa. D
'
altro canto:
- il
fatto che non esista una impostazione dal generale al particolare non
favorisce la leggibilità della struttura concettuale;
- la
modalità rappresentativa vede ancora una volta nel testo l
'
elemento principe, rispetto ad altri canali comunicativi come il
colore e le icone.
Come fare mappe mentali efficaci
In
una mappa mentale è importante scegliere in modo opportuno gli elementi da
inserire, sia a livello testuale che grafico.
Tale scelta
provoca risonanze mentali utili per la rappresentazione e per l’evocazione di
nuovi concetti da collegare. Per questo motivo è necessario adottare alcuni
accorgimenti, come ad esempio:
- iniziare
con un
'
immagine colorata nel centro, coerente con il tema della mappa, come
punto di partenza rappresentativo del soggetto;
- usare
su ciascun ramo singole parole chiave
- scelte
per la loro valenza evocativa oppure di associazione;
- poste
su rami la cui dimensione sia proporzionale alla rilevanza;
- usare
immagini nella costruzione della mappa, sia sui rami che nel
contorno, per aumentarne l’effetto evocativo;
- mettere
concetti differenti su rami differenti in modo da garantire libertà
e flessibilità per eventuali modifiche;
- usare
i colori sia per i rami che per i termini, in quanto stimolano
processi mentali come la creatività e la memorizzazione;
- scrivere
i termini in modo chiaro.
In figura: un ramo
di una mappa mentale
Il
seguire queste semplici regole permette:
- di
far scaturire spontaneamente e velocemente le idee;
- di
produrre mappe che rispecchiano efficacemente il pensiero o il concetto cui
fanno riferimento
Tenendo
conto del fatto che, ad una maggiore ricchezza grafica e cromatica della mappa,
corrisponde una sua maggiore efficacia, in quanto ne viene aumentato il grado di
comprensione, di gradimento e di memorizzazione, è possibile ricorrere a vari
strumenti rappresentativi:
- Frecce:
possono essere usate per mostrare come sono collegati i concetti che
compaiono su porzioni differenti d
'
una mappa. La freccia può essere singola, multipla, avere tratteggi, una
direzione, o essere bidirezionale;
- Codici
simbolici: possono essere usati vicino alle parole per stabilire il tipo
di informazione, o per mostrare affinità tra rami diversi;
- Figure
geometriche: quadrati, cerchi, ellissi, possono essere usati per
contrassegnare aree della mappa o parole simili: ad esempio, in un modello
per il problem-solving, i quadrati potrebbero essere utilizzati per mostrare
gli argomenti di analisi del problema, mentre i triangoli le ipotesi di
soluzione. Le figure geometriche possono anche essere usate per mostrare l
'
ordine di importanza. Ad esempio, si può usare una forma quadrata per l
'
idea principale, circolare per le idee vicino al centro, triangolare per le
idee di importanza seguente e così via;
- Figure
a tre dimensioni: questo tipo di figure, con la loro profondità,
possono dare una sensazione di prospettiva, e quindi aumentare il risalto
della grafica. Ad esempio, trasformando un quadrato in un cubo, la parola
scritta sulla sua faccia sembrerà levarsi fuori dalla pagina;
- Immagini
creative: sono molto importanti, in quanto facilitano la ritenzione
mnemonica ed il processo associativo. Possono servire sia come centro della
mappa che come elementi periferici. Ad esempio, per illustrare un argomento
di fisica atomica, è possibile usare il nucleo d
'
un atomo per il centro della mappa, mentre frecce annodate e colorate
variamente potrebbero indicare gli orbitali elettronici in un altro punto
della mappa;
- Colori:
l
'
uso dei colori è particolarmente utile come ausilio alla memoria e alla
creatività, e possono essere usati, oltre che per arricchire testo e
grafica, anche per contrassegnare le diverse zone della mappa con bordi e
contorni;
- Dimensioni:
variare il formato e le dimensioni dei rami, dei caratteri e delle immagini
aiuta ad evidenziare gli elementi, oppure a stabilire una gerarchia di
importanza tra di essi.
Come leggere una mappa mentale
La
potenza di una mappa mentale è nella sua capacità di coniugare in modo
ottimale:
- la
strutturazione/classificazione delle informazioni;
- l
'
uso contemporaneo di diversi canali espressivi, come la grafica, i
colori e le icone.
L
'
utilizzo di una strutturazione di tipo
gerarchico-associativa permette infatti di inserire e classificare informazioni
e dati, ma anche di visualizzare graficamente i legami esistenti tra essi.
In particolare:
- mediante
relazioni di tipo Padre-Figlio è possibile rappresentare processi di
generalizzazione/particolarizzazione applicati a concetti, eventi, attività,
dati;
- mediante
associazioni tra rami, appartenenti a sotto-rami diversi, è possibile
rappresentare legami concettuali tra elementi, che non siano riconducibili a
relazioni gerarchiche.
In figura: la
struttura concettuale gerarchico-associativa di una mappa mentale
Questa
modalità di rappresentazione offre contemporaneamente varie chiavi di
lettura dei contenuti della mappa:
- dal
centro verso la periferia, fornisce informazioni di dettaglio crescente;
- dalla
periferia verso il centro, fornisce informazioni di generalizzazione;
- in
una sua parte, permette di focalizzare l
'
attenzione su un particolare aspetto o contenuto;
- nel
suo complesso, permette di avere una visione d
'
insieme dell
'
argomento trattato;
- nei
legami associativi, permette di individuare relazioni concettualmente non
riconducibili a quelle di tipo gerarchico, senza mettere in discussione la
struttura radiante della mappa.
Abbinando
alla strutturazione delle informazioni l
'
uso di canali espressivi in grado di sollecitare la
creatività e la ritenzione mnemonica, come colori e immagini evocative, è
possibile sviluppare idee e rappresentare le conoscenze in modo efficace e
sintetico.
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