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Carlo Maria Martini: "Pensare positivo"
E’
nota l'importanza del “pensare positivo” in tutti gli aspetti della vita e in
particolare in tutte quelle forme di stanchezza, di apatia o di demotivazione
che possono arrivare anche a stati d’animo di depressione o di “umor nero”. Ciò
si verifica in particolare in tutte quelle forme di malattie che creano impacci
nel vivere quotidiano e tendono a far perdere il coraggio nell’agire. E’ ciò che
può succedere anche ai malati di Parkinson. Ho quindi ritenuto importante per
me, da quando ho verificato i sintomi di questa malattia, cercare di attivare le
difese contro simili insorgenze, per non lasciarsi cogliere impreparati, e per
potere anche, per così dire, passare al contrattacco.
Gli esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola
Tra le altre cose mi ha molto aiutato un libretto poco conosciuto, scritto nel
1500 da sant'Ignazio di Loyola, un santo che conosceva molto bene la psicologia
umana e le sue debolezze. Ha come titolo “Esercizi spirituali” e dà indicazioni
per un cammino di purificazione della mente e del cuore che porti a fare le
scelte importanti della vita con spirito libero e sereno. L’autore dedica alcune
pagine molto preziose per descrivere i diversi stati d’animo positivi e negativi
che vengono vissuti nel momento della scelta (e che si riproducono poi in tante
circostanze della vita quotidiana) e dà suggerimenti pratici nel come superare i
momenti “no” e favorire i momenti “sì”, in altre parole sul come comportarsi
nelle fasi “off” e “on”.
Fasi OFF: un morso interiore
Le fasi “off” vengono descritte come momenti caratterizzati da tristezza,
pesantezza, inquietudine e nervosismo, derivanti anche da ragionamenti falsi o
capziosi. Par di sentire come un morso interiore, di cui non ci si sa dare
ragione, come un qualcosa che blocca, causa scoraggiamento e impedisce di andare
avanti, come un invito a piantar lì tutto e a lasciar perdere un po’ tutto.
Fasi ON: forza e coraggio
Quello che oggi chiamiamo “pensiero positivo” o “ fase on” viene descritto come
“dare coraggio e forza, consolazione pace, rendere facili le cose complesse,
rimuovere gli ostacoli, perché si vada avanti nell'esercizio del bene”. E’
quindi uno stato d’animo, un “tono” della coscienza in cui predominano letizia e
ottimismo, speranza e voglia di fare. Ma soprattutto interessanti sono le
indicazioni che si trovano in questo libretto sul come comportarsi quando ci si
trova in questi stati detti anche “grigi” o di “umor nero”, o quando ci si
accorge che la mente sta scivolando verso pensieri negativi e tristi. È allora
molto importante non lasciarsi andare, non aprire la porta a questo tipo di
pensieri, e invece scuotersi e favorire tutte quelle cose e attività che possono
indurre a entusiasmo, gioia nell’agire, gusto di riuscire. La mia piccola
esperienza in questo campo mi ha mostrato come possa essere importante in questo
contesto anche l’uso della musica. Ciò vale in particolare per i malati di
Parkinson. Per essi è molto importante muoversi e in special modo camminare a
tempo e ritmo di musica. Tralasciando quindi altre indicazioni vorrei descrivere
brevemente ciò che mi ha aiutato. Ho provato musiche di vari autori, ma alla
fine ho concluso che la musica di Mozart è quella che maggiormente aiuta. Mozart
infatti esprime mirabilmente, con brillantezza ed energia, la letizia del cuore
umano e stimola a superare le fatiche, i blocchi, le difficoltà a muoversi. In
particolare quando è necessario camminare, fare esercizio di deambulazione, la
musica di Mozart aiuta a marciare a passo di musica e a superare tutte le remore
e le difficoltà che tendono a bloccare o ad appesantire la marcia. Talora mi
capita anche di muovermi nella mia camera, sotto l’influsso della musica, come a
passo di danza e di mettere così con più facilità in ordine le cose o preparare
il materiale per lo studio. Ho fatto l‘esperienza che è importante non soltanto
sentire la musica che risuona nell’ambiente. Essa deve arrivare alle orecchie
attraverso auricolari di vario tipo ed essere tenuta a livello un po’ alto.
Infatti il suono che arriva in qualche modo al cervello stimola maggiormente il
movimento e dà quel ritmo che invita a muoversi speditamente. Personalmente
ciascuno potrà esercitarsi con diversi tipi di musica, e alla fine ciascuno
sceglierà quella che trova più utile. Ma ritengo che in ogni caso la musica di
Mozart costituisca un tesoro quasi inesauribile per chi voglia lasciarsi guidare
e sostenere dal ritmo e dalla melodia e così dare vigore al suo agire. In essa
chi voglia esercitarsi nel “pensare positivo” trova un aiuto concreto e
discreto, che non suggerisce pensieri già precostituiti ma stimola la fantasia e
il tono affettivo a entrare in una condizione ottimale per agire con impegno e
superare le remore e i blocchi nell’azione.
Carlo Maria card. Martini, S.I.