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CALVINO ITALO, Perché leggere i classici
Arnoldo MondadorI, 1991, p.
classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: "Sto rileggendo..." e
mai "Sto leggendo..." [...] Si dicono classici quei libri che costituiscono una
ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore
per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni
migliori per gustarli. [...] I classici sono libri che esercitano un'influenza
particolare sia quando s'impongono come indimenticabili, sia quando si
nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o
individuale. [...] D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come
la prima. [...] D'un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura.
[...] Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
[...] I classici sono quei libri che ci arrivano portando su di sé la traccia
delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno
lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più
semplicemente nel linguaggio o nel costume). [...] Una classico è un'opera che
provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma
continuamente se li scrolla di dosso. [...] I classici sono libri che quanto più
si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si
trovano nuovi, inaspettati, inediti. [...] Chiamasi classico un libro che si
configura come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani. [...]
Il "tuo" classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per
definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui. [...] Un classico
è un libro che viene prima di altri classici, ma chi ha letto prima gli altri e
poi legge quello, riconosce subito il suo posto nella genealogia. [...] E'
classico ciò che tende a relegare l'attualità al rango di rumore di fondo, ma
nello stesso tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno. [...] E'
classico ciò che persiste come rumore di fondo anche là dove l'attualità più
incompatibile fa da padrona