Cassazione:
sentenza storica per i disabili
di Redazione (redazione@vita.it)
31/01/2002
La Cassazione ha
annullato ben due gradi di giudizio nei quali il Pretore e la Corte di
Appello di Firenze avevano processato per abusi edilizi un invalido
La Cassazione ha
annullato ben due gradi di giudizio nei quali il Pretore e la Corte di
Appello di Firenze avevano processato per abusi edilizi un invalido -
privo delle gambe in seguito ad un incidente e costretto sulla sedia a
rotelle - senza che all'imputato fosse consentito di presenziare alle
udienze a causa delle barriere architettoniche. Secondo i giudici di
merito - che avevano dichiarato la contumacia dell'imputato - il
portatore di handicap avrebbe dovuto chiedere di essere aiutato per
poter entrare nell'aula del processo, mentre l'uomo sosteneva che lo
Stato, o chiunque disponga di edifici aperti al pubblico, deve
attrezzare i luoghi in modo che i disabili possano muoversi
dignitosamente nella piu' ampia autonomia possibile senza dover chiedere
aiuto a nessuno. E la Cassazione ha dato ragione a Pier Luigi M.: questo
il nome della vittima della disorganizzazione degli uffici giudiziari e
di quei magistrati che non hanno esitato a processarlo e condannarlo
senza metterlo in condizione di entrare nell'aula del tribunale e
prendere posto a fianco del suo difensore. Sono molte in Italia le leggi
a tutela delle persone che hanno un handicap.
Tra queste la Cassazione evidenzia l'importanza della legge 104 del '92,
del Dpr 503 del '96 e della sentenza 167 della Consulta.
- LEGGE 104 DEL '92: costituisce una vera e propria legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate. Non si limita a intervenire per riconoscere ai disabili
l'esercizio dei fondamentali diritti individuali e sociali, ma prevede
un obbligo per le istituzioni di attivarsi affinche' quei diritti
possano essere esercitati nel rispetto della dignita' umana e con la
massima autonomia possibile. Ad esempio, l'art. 24 prevede interventi
positivi per la rimozione o il superamento delle barriere
architettoniche in tutti gli edifici pubblici e privati aperti al
pubblico, e l'art. 26 adotta analoga filosofia per quanto riguarda il
trasporto pubblico.
- DPR N. 503 DEL 1996: prevede che agli edifici e spazi pubblici
esistenti siano apportati tutti quegli accorgimenti che possono
migliorarne la fruibilita', e dispone che, nelle more di tale
adeguamento, gli edifici siano dotati di un sistema di chiamata per
attivare un servizio di assistenza tale da consentire alle persone con
ridotta o impedita capacita' motoria o sensoriale la fruizione dei
servizi espletati.
- SENTENZA 167 DEL 1999 DELLA CONSULTA: la Corte Costituzionale mette in
risalto l'avvenuta affermazione nella coscienza sociale ''del dovere
collettivo di rimuovere, preventivamente, ogni possibile ostacolo alla
esplicazione dei diritti fondamentali delle persone affette da handicap
fisici''. E sottolinea come la complessiva legislazione ''abbia segnato
un radicale mutamento di prospettiva rispetto al modo di affrontare i
problemi di persone affette da invalidita', considerati ora quali
problemi non solo individuali, ma tali da dover essere assunti
dall'intera collettivitą'' |