www.segnalo.it - Politica dei servizi sociali - Saggi e Articoli

HOME PAGE

FORMAZIONE    

BIBLIOTECA / CINETECA   

POLITICHE / LEGGI    

TRACCE / SENTIERI

 

In Italia oltre 7 milioni di persone povere

Secondo gli ultimi dati Istat si trovano in difficoltà 2 milioni 623 famiglie (pari all'11,1% dei nuclei residenti). Nel Mezzogiorno la situazione è preoccupante
 

Roma, 4 ott. (Adnkronos) - In Italia 2 milioni 623 mila famiglie sono povere (pari all'11,1% dei nuclei residenti). In difficoltà si trovano 7 milioni 537 mila persone, pari al 12,9% dell'intera popolazione. E' quanto emerge dagli ultimi dati Istat sulla povertà nel nostro paese. Nel Mezzogiorno la quota delle famiglie povere è quasi cinque volte superiore a quella osservata nel resto del Paese, tra le famiglie con un elevato numero di componenti (cinque o più), tra quelle con tre o più figli, soprattutto se minorenni. Al Sud, evidenzia l'Istat, il 22,6% delle famiglie residenti risulta sotto la linea di povertà relativa, ovvero il 65% del totale delle famiglie povere. Nel Centro-nord, dove meno del 7% delle famiglie si trova in condizione di povertà (5,2% nel Nord e 6,9% nel Centro), vive circa il 35% delle famiglie povere, nonostante vi risieda ben il 68% del totale delle famiglie. L'Istituto di Statistica classifica come povere le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a 970,34 euro. Nel Mezzogiorno, inoltre, a una più ampia diffusione del fenomeno della povertà si associa una maggiore gravità: le famiglie povere presentano una spesa media mensile equivalente di 752,01 euro (l'intensità è del 22,5%), contro i 797,62 e 806,35 euro osservati per il Nord e per il Centro (17,8% e 16,9% rispettivamente). Solo in Abruzzo la percentuale delle famiglie povere (12,2%) è prossima a quella media nazionale. Anche la Sardegna, con un'incidenza di povertà pari al 16,9%, mostra una situazione migliore rispetto al resto del Mezzogiorno. Al contrario in Calabria e, soprattutto, in Sicilia i valori risultano significativamente più elevati della media ripartizionale (rispettivamente 27,8% e 28,9%). Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia sono invece le uniche regioni a mostrare livelli di povertà (superiori all'8%), significativamente più elevati rispetto a tutte le altre regioni del Centro-nord. Le famiglie con cinque o più componenti presentano livelli di povertà molto alti: quasi un quarto (24,3%) risulta relativamente povero e lo è oltre un terzo (37,5%) di quelle residenti nel Mezzogiorno. Tra le famiglie con persone anziane il disagio eè evidente: l'incidenza di povertà è superiore di oltre due punti percentuali alla media nazionale se in famiglia è presente un ultrasessantaquattrenne (13,0%) e sale al 15,3% se gli anziani sono almeno due. La povertà è, infine, fortemente associata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali (working poor) e all'esclusione dal mercato del lavoro: l'incidenza tra le famiglie dove due o più componenti sono in cerca di occupazione è di quasi quattro volte superiore a quella delle famiglie senza disoccupati. Si tratta quasi esclusivamente di anziane sole, che rappresentano il 44% delle famiglie povere in Italia con a capo una donna (il 53% nel Nord) e, nel 24% dei casi (23% nel Nord), di monogenitori.