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I Pedagogisti non sono Educatori Professionali
07/03/2004, in http://www.anpe.it
Il dibattito intorno all’art. 12 della legge 328/2000 (istituzione dei profili
sociali per l’applicazione del sistema integrato dei servizi
socio-sanitari)promosso da Legautonomie, ANCI, UPI e ANCI-Federsanità con la
conferenza nazionale del 23 febbraio 04 ha fatto riemergere le situazioni di
confusione circa i ruoli di Pedagogista e di Educatore Professionale.
L’ANPE, dopo aver rilevato dai materiali diffusi nel corso della conferenza che
il pedagogista non era individuato come figura dei servizi sociali, ha inoltrato
richiesta di inserimento a tutela dei propri associati e degli atri colleghi
laureati in Pedagogia, Scienze dell’Educazione (tutti e tre gli indirizzi,
compreso il II erroneamente indicato come indirizzo per educatore professionale
extrascolastico) e di coloro che hanno intrapreso gli studi per le lauree
pecialistiche nelle classi LS56, LS65, LS87.
Al fine di approfondire gli aspetti che differenziano la figura del pedagogista
da quella dell'Educatore Professionale si allega il documento sugli atti tipici
del pedagogista.
Documento contenente gli atti tipici o riservati della professione di
pedagogista
a) Definizione della professione di pedagogista
1. Il Pedagogista è lo specialista dei processi educativi e della formazione in
possesso di specifica laurea almeno quadriennale.
2. L'esercizio della professione di Pedagogista comprende l'uso di strumenti
conoscitivi, metodologici e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, la
valutazione ed il trattamento abilitativo e riabilitativo dei disagi manifestati
dal bambino e dell’adulto nei processi di apprendimento. Il Pedagogista opera
altresì per la progettazione, gestione e verifica di interventi in campo
educativo e formativo rivolti alla persona, alla coppia, alla famiglia, al
gruppo e alla comunità in generale.
3. Il pedagogista può svolgere, presso le Pubbliche Amministrazioni e nei
servizi pubblici e privati, compiti e funzioni di consulenza tecnico-
scientifica e attività di coordinamento, di direzione, di monitoraggio e di
supervisione degli interventi a valenza educativa, formativa e pedagogica in
particolare nei comparti: educativo, sociale, sanitario e penitenziario; nonché
attività di orientamento scolastico e professionale, di attività di promozione
culturale anche attraverso l’organizzazione d’iniziative tecnico-scientifiche,
la produzione e diffusione di pubblicazioni, l’allestimento la consulenza e
l’aggiornamento di siti specialistici e lo svolgimento di consulenze on-line;
4. Il pedagogista svolge altresì attività didattica, sperimentazione e ricerca
nello specifico ambito professionale.
b) requisiti di accesso
Laurea in pedagogia (quadriennale) o in scienze dell’educazione quadriennale o
laurea nelle classi specialistiche LS 56, LS 65, LS87.
c) esplicitazioni sintetiche del profilo professionale
Il pedagogista nel sistema integrato di servizi creato con la legge 328
interviene per il soddisfacimento dei bisogni educativi presenti nella nostra
comunità, soprattutto per quelli connessi alla droga, alla tossicodipendenza,
all' handicap , all'AIDS, alla violenza sui minori,alle adozioni, agli affidi,
al disagio giovanile, alla emarginazione sociale, alla mortalità scolastica,
all'integrazione degli extracomunitari ed altri.
Attraverso la definizione del ruolo del pedagogista si può favorire una migliore
qualificazione del sistema integrato di servizi sociali da cui dipende la
riuscita della trasformazione istituzionale in atto, la crescita culturale della
collettività e la formazione delle future professionalità da impiegare nel
mercato del lavoro.
Il pedagogista, unitamente alle altre figure professionali, contribuisce a
fornire una più articolata lettura dei sempre più complessi problemi educativi e
individua ed indica le modalità operative da attivare in tale campo.
Opera a vari livelli presso enti centrali e territoriali, svolge funzioni
tecniche e di consulenza per gli atti e gli interventi delle amministrazioni.
Le competenze consistono nell'individuazione dei bisogni e degli ambiti rispetto
ai quali avviare una "ricerca-azione" e nel predisporre le "risorse" e gli
"strumenti necessari" per condurla; consistono, inoltre, nella programmazione,
elaborazione e verifica dei "piani d'intervento" di propria competenza;
consistono, infine, nella progettazione e nel coordinamento delle "attività di
formazione" degli operatori socio-educativi, socio-sanitari, socio-assistenziali
e culturali;
Il pedagogista, per espletare le sue funzioni utilizza i metodi, le tecniche e
gli strumenti della ricerca educativa, la quale ha uno statuto epistemologico e
scientifico equivalente a quello di ogni altro tipo di ricerca collocato
all'interno delle problematiche delle scienze umane e sociali comuni alla
medicina, alla sociologia, alla psicologia in relazione tra teorico e
sperimentale, tra qualitativo e quantitativo.
Si tratta di metodi e strumenti scientifici come "l'osservazione sistematica", i
" test ", i "questionari", i "colloqui", l'"indagine clinico educativa" e
"statistica", in grado di essere usati in situazioni "naturali", di cogliere
elementi di "contesto" e di "relazioni", di esplorare dimensioni "oggettive" o
di "gruppo" e di collegare le conoscenze all'intervento.
La ricerca-azione condotta dal pedagogista non é finalizzata solo alla
formazione come si può facilmente pensare, ma é promotrice di sperimentazioni,
di nuove ipotesi di organizzazioni di lavoro, necessaria alla progettazione
degli interventi e soprattutto é "valutazione e trattamento di situazioni
educative".
Il pedagogista é, quindi, esperto in varie tecniche della ricerca educativa;
egli imposta i piani di ricerca-azione, li conduce avanti, formula i "profili
pedagogici", predispone i piani d'intervento e di "trattamento pedagogico" e li
realizza; verifica l' iter di realizzazione e di produttività nel caso in cui
l'intervento é affidato ad altri operatori. .
L’attività svolta dal pedagogista é così un'attività diversa da quella svolta
dagli educatori professionali di bambini, di giovani o adulti
Egli rileva sistematicamente da una parte i bisogni e le risorse disponibili nel
territorio al fine di attuare gli interventi e dall'altra soddisfa i bisogni
educativi presenti nella popolazione sia che vengano espressi in forma di
domanda esplicita che di domande latenti o come bisogno insorgente anche
mediante attività di trattamento abilitativo o riabilitativo.
Il pedagogista assolve, inoltre, il compito di fornire alle famiglie il sostegno
educativo specialistico" e la "consulenza pedagogica" sia per quanto concerne i
problemi familiari e di educazione dei figli che per quanto riguarda problemi
legati a stati di svantaggio od abbandono dei figli, ad adozioni o ad affidi.
Per informazioni:
Maria Angela Grassi anpe@anpe.it