(ANSA) - NAPOLI, 23 GEN - La legge
180 ha determinato un profondo cambiamento nel sistema della cura
dei malati psichiatrici ed ha dato luogo, al tempo stesso, ad un
riassetto organizzativo nelle istituzioni sanitarie del settore.
Dopo 25 anni dall' entrata in vigore di quella legge e' possibile,
attraverso l' analisi della documentazione conservata negli
archivi degli ospedali psichiatrici, fare un esame della
situazione e studiare il fenomeno della follia nelle sue
manifestazioni clinico-sanitarie. La preziosa documentazione
conservata negli archivi degli ospedali psichiatrici e' stata
oggetto di una operazione di recupero promossa dal Ministero per i
Beni e le Attivita' Culturali con il progetto ''Carte da legare''.
L' operazione, affidata in Campania alla Soprintendenza
Archivistica, consente oggi la restituzione agli studi del
patrimonio documentario in cui e' possibile scoprire la realta'
della reclusione manicomiale sin dalla fondazione delle ''Reali
Case dei matti'' di Aversa, nel 1813, ad opra di Gioacchino Murat
(seguita dal manicomio provinciale di Napoli nel 1871 e da quello
di Nocera Inferiore nel 1889) fino alla loro chiusura avvenuta in
anni recenti. I risultati di tale operazione sono stati riordinati
gli archivi degli ospedali psichiatrici Leonardo Bianchi di
Napoli, Santa Maria Maddalena di Aversa e Vittorio Emanuele II di
Nocera Inferiore - saranno uno dei temi del convegno di studi ''La
memoria dei matti Gli archivi dei manicomi in Campania tra XIX e
XX secolo e nuovi modelli della psichiatria'', in programma
venerdi' 24 gennaio, con inizio alle ore 9.30, nel Salone delle
Feste di Palazzo Marigliano, in via San Biagio dei Librai, 39,
sede della Soprintendenza Archivistica per la Campania. Il
convegno offre l' occasione per fare il punto sulle operazioni di
recupero della memoria storica del problema della follia ed e'
anche un momento di riflessione per gli specialisti del settore
che discuteranno del presente e del futuro della psichiatria e
delle sfide che questa materia e' chiamata a sostenere. Dopo il
saluto di Maria Grazia Pastura, dirigente del Ministero per i Beni
e le Attivita' Culturali e di Amedeo Lepore, assessore del Comune
di Napoli, introdurra' i lavori il soprintendente archivistico,
Maria Rosaria de Divitiis, che coordinera' gli interventi di
Sergio Piro, Candida Carrino, Raffaele Di Costanzo, Umberto Mendia.
Partecipano al dibattito Antonio Buffardi, Crescenzo De Chiara,
Luigi De Paola e Vittorio Spadetta. Nel pomeriggio, con inizio
alle 15.30, i lavori riprendono con gli interventi di Franco
Rotelli, Antonio Scala, Giovanna Del Giudice, Nicola Cunto, Adolfo
Ferraro, Gianfranco Buffardi, Antonio Mancini e Roberto
Buoninconti.(ANSA). RED
23/01/2003 16:14
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