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Settembre 2005:
riprende alla Camera la discussione sul progetto di riforma costituzionale
agenzie stampa in ordine di data decrescente
Devolution, Casini rinvia esame ddl alla Camera a ottobre
martedì settembre 20, 2005 1.02
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ROMA (Reuters) - Il presidente della Camera Pierferdinando Casini ha rinviato l'esame del ddl sul federalismo, che include la devolution, a ottobre.
Lo riferisce il servizio dell'Assemblea della Camera, aggiungendo che il presidente ha già ricevuto oltre 270 richieste di intervento in aula sul provvedimento.
Il disegno di legge costituzionale, fortemente voluto dalla Lega Nord, è stato approvato nel marzo scorso dal Senato e ora, prima di divenire legge, necessita di un altro passaggio a Montecitorio e poi di nuovo a Palazzo Madama.
Nei giorni scorsi l'iter del provvedimento era stato bloccato, su richiesta dell'Udc, lasciando spazio alla riforma elettorale in senso proporzionale - con premio di maggioranza e sbarramento al 4% - concordata dalla Casa delle Libertà. Ma la forte opposizione del centrosinistra, che da giorni sta praticando l'ostruzionismo parlamentare, e alcuni distinguo nel centrodestra avevano determinato il rinvio dell'esame sul testo elettorale al prossimo 29 settembre.
Il ddl sulla "devolution" assegna più poteri al presidente del Consiglio, che non potrà però governare con una maggioranza diversa da quella con cui è stato eletto. Camera e Senato -- quest'ultimo definito "federale" -- avranno competenze legislative diverse e le Regioni avranno più poteri in tema di scuola, sanità e polizia locale.
Le leggi di riforma costituzionale richiedono un doppio voto in entrambe le Camere con un intervallo minimo di tre mesi tra un voto e l'altro nello stesso ramo del Parlamento. Ma dato che nell'ottobre del 2004 la Camera ha modificato il testo approvato in prima lettura al Senato, è necessario un ulteriore passaggio, l'ultimo, nell'aula di Palazzo Madama.
Se in quest'ultima fase il ddl non sarà approvato con maggioranza di due terzi dei parlamentari, esso potrà essere sottoposto a un referendum popolare, come prevede l'articolo 138 della Costituzione.
Devolution, ricomincia alla Camera discussione su ddl
lunedì settembre 19, 2005 5.09
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ROMA (Reuters) - E' ripresa oggi alla Camera dei deputati la discussione sulla cosiddetta "Devolution", il progetto di riforma costituzionale in senso federalista fortemente voluta dalla Lega Nord.
Il disegno di legge costituzionale è stato approvato nel marzo scorso dal Senato e ora, prima di divenire legge, necessita di un altro passaggio a Montecitorio e poi di nuovo a Palazzo Madama.
Nei giorni scorsi l'iter del provvedimento era stato bloccato, su richiesta dell'Udc, lasciando spazio alla riforma elettorale in senso proporzionale - con premio di maggioranza e sbarramento al 4% - concordata dalla Casa delle Libertà. Ma la forte opposizione del centrosinistra, che da giorni sta praticando l'ostruzionismo parlamentare, e alcuni distinguo nel centrodestra hanno determinato il rinvio dell'esame sul testo elettorale al prossimo 29 settembre.
Il ddl sulla "devolution" assegna più poteri al presidente del Consiglio, che non potrà però governare con una maggioranza diversa da quella con cui è stato eletto. Camera e Senato - quest'ultimo definito "federale" - avranno competenze legislative diverse e le Regioni avranno più poteri in tema di scuola, sanità e polizia locale.
Le leggi di riforma costituzionale richiedono un doppio voto in entrambe le Camere con un intervallo minimo di tre mesi tra un voto e l'altro nello stesso ramo del Parlamento. Ma dato che nell'ottobre del 2004 la Camera ha modificato il testo approvato in prima lettura al Senato, è necessario un ulteriore passaggio, l'ultimo, nell'aula di Palazzo Madama.
Se in quest'ultima fase il ddl non sarà approvato con maggioranza di due terzi dei parlamentari, esso potrà essere sottoposto a un referendum popolare, come prevede l'articolo 138 della Costituzione.