Osservatorio permanente sul fenomeno droga"
Il Testo Unico sugli stupefacenti (T.U. 309/1990) in materia di
tossicodipendenze nella sua prima stesura aveva
individuato nell'"Osservatorio permanente sul fenomeno droga" del
Ministero dell'Interno, istituito nel 1984 dal Comitato Nazionale del
Coordinamento per l'azione antidroga, l'organo d'informazione ufficiale del
Governo ed il referente istituzionale incaricato di raccogliere, studiare,
elaborare e diffondere tutti i dati pubblici prodotti in Italia sulle droghe e
sulle tossicodipendenze.
Più recentemente, l'entrata in vigore della legge 18 febbraio 1999, n. 45
(cosiddetta legge "Lumia") ha modificato in maniera sostanziale il
previgente assetto normativo: la nuova formulazione dell'art. 1 (comma 7),
infatti, ha sottratto una parte delle competenze già assegnate alll'Osservatorio
del Ministero degli Interni attribuendole ad un nuovo organismo, l'Osservatorio
permanente per la verifica del fenomeno delle droghe e tossicodipendenze,
istituito nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso il
Dipartimento per gli affari sociali alle dipendenze del Ministro per la
solidarietà sociale. A quest'ultimo è stato anche delegato il compito di
disciplinarne l'organizzazione ed il funzionamento. Per decreto, in data 14
settembre 1999, è stata data puntuale attuazione alla delega legislativa
stabilendo che l'Osservatorio permanente assurge a polo di informazione e di
aggiornamento (collegato, attraverso l'attività del "Punto Focale",
alla rete europea di monitoraggio), ai fini della interpretazione scientifica
del fenomeno anche nelle interrelazioni di ordine sociale e culturale, nonché
di proposta di strategie d'intervento e di metodologie per la valutazione della
loro efficacia.
L'Osservatorio è funzionalmente inserito nella competente Unità organica del
Dipartimento per gli affari sociali ed è articolato in tre settori: statistico-epidemiologico,
riduzione
della domanda, "Punto
Focale nazionale".
In particolare, l'Osservatorio:
a) cura la raccolta, la elaborazione e l'interpretazione di dati e informazioni
statistico-epidemiologici e di documentazione sul consumo, l'abuso, lo spaccio e
il traffico di stupefacenti e sostanze psicotrope;
b) costituisce supporto tecnico-scientifico per:
1) la elaborazione delle politiche di contrasto al consumo, all'abuso, allo
spaccio e al traffico di stupefacenti e sostanze psicotrope;
2) il soddisfacimento delle esigenze informative e di documentazione delle
amministrazioni pubbliche centrali, territoriali e locali e delle organizzazioni
del privato sociale operanti nel campo della prevenzione, dei trattamenti e del
recupero degli stati di uso e abuso di droghe;
c) cura i rapporti con le istituzioni europee ed extraeuropee che operano nel
settore, al fine di un sistematico interscambio di informazioni e
documentazione.
Altre competenze
sono, inoltre, attribuite all'Osservatorio che dispone di una struttura centrale
ed è presente su tutto il territorio nazionale tramite le diramazioni
periferiche delle Prefetture. L'ente rappresenta, inoltre, il supporto
tecnico-scientifico del Comitato Nazionale di coordinamento per l'azione
antidroga al quale tutte le Amministrazioni pubbliche devono fornire le
informazioni di loro competenza necessarie per la stesura, entro il 30 giugno di
ciascun anno, della "Relazione" che il Ministro per la solidarietà
sociale presenta al Parlamento illustrando lo stato della tossicodipendenza in
Italia, le strategie adottate, gli obiettivi raggiunti, gli indirizzi che
saranno seguiti nell'anno successivo nelle iniziative di contrasto del fenomeno.
Nella sua azione l'Osservatorio è supportato da un Comitato scientifico
istituito nel proprio ambito e composto da sette qualificati esperti nel campo
degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope e si avvale, per meglio
raccogliere e coordinare le diverse informazioni in materia, anche della
collaborazione scientifica di una rete di partners, consulenti ed esperti
esterni alla Pubblica Amministrazione, in possesso di specifica qualificazione
ed esperienza in materia di documentazione, statistica, informatica,
antropologia, sociologia, come l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT),
l'Osservatorio Epidemiologico della Regione Lazio (O.E.R.), l'Istituto
Superiore di Sanità, le Università, il Consiglio Nazionale delle Ricerche
(C.N.R.).
I Ministeri dell'Interno, della Sanità, di Grazia e Giustizia, della Difesa,
della Pubblica Istruzione e del Lavoro e della Previdenza Sociale attraverso uno
o più referenti, appositamente designati, possono interagire stabilmente con
l'Osservatorio. I dati
che la struttura raccoglie, acquisiti in maniera sistematica dai Servizi
Sanitari Pubblici e dalle Strutture
Socio-Riabilitative operanti in tutto il Paese nel campo del trattamento e
del recupero sociale dei tossicodipendenti, sono elaborati e nuovamente messi a
disposizione di numerosi
organi nazionali ed internazionali sia pubblici che privati.
L'Osservatorio non ha un'autonomia finanziaria e si avvale per lo svolgimento
delle attività
di competenza dei finanziamenti erogati dal Fondo Nazionale di intervento
per la lotta alla droga e dell'Unione Europea.