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Israele, parole pesanti come pietre |
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IL FOGLIO
riporta anche, riprendendolo dal sito Memri sempre in prima pagina sotto
il titolo
"Il discorso dell'odio",
il discorso di Ahmadinejad.
Un testo impressionante che è bene conoscere:
Se qualcuno è oppresso da una potenza egemonica
(l’occidente, ndr) e capisce
che qualcosa non va, o è un ingenuo oppure è un egoista e il suo edonismo lo
conduce a riconoscere il regime sionista, ma dovrebbe sapere che brucerà nel
fuoco della nazione islamica (…). Dobbiamo comprendere qual è la vera storia
della Palestina. L’establishment del regime che occupa Gerusalemme (Israele, ndr)
è il frutto di una gravissima decisione di un sistema egemonico e arrogante
verso il mondo islamico; e questa guerra dura da centinaia di anni. La
situazione al fronte è cambiata molte volte. In certi periodi, i musulmani hanno
marciato vittoriosi, guardando al futuro, e il mondo dell’arroganza
(l’occidente, ndr) ha battuto la ritirata. Sfortunatamente, negli ultimi
trecento anni, il mondo islamico ha dovuto ritirarsi di fronte all’avanzata del
mondo dell’arroganza. Nel corso degli ultimi cent’anni, poi, le mura del mondo
islamico sono state abbattute e il mondo dell’arroganza ha costruito un bastione
per mezzo del quale espandere il proprio dominio in tutto il mondo dell’islam.
Ciò significa che l’attuale guerra in Palestina rappresenta la linea del fronte
contro il mondo dell’arroganza. Quando il grande imam Khomeini disse che
bisognava abbattere il regime dello scià, e che noi dovevamo esigere un mondo
senza governi schiavi, molti dicevano: ‘Si riuscirà mai a rovesciare davvero il
regime dello scià?’. La nostra nazione non si è lasciata intimorire, e ora, da
ormai ventisette anni, viviamo senza un governo sottoposto all’America. L’imam
Khomeini disse: ‘Il dominio dell’est e dell’ovest deve cessare’. Nessuno credeva
che un giorno avremmo assistito al crollo dell’imperialismo dell’Unione
sovietica. E invece l’abbiamo vist crollare, senza quasi lasciare traccia di sé.
L’imam Khomeini disse che Saddam Hussein
doveva essere spodestato, e che avrebbe subito un’umiliazione senza precedenti.
Che cosa è accaduto? Un uomo che dieci anni fa parlava come se fosse destinato a
vivere in eterno oggi si trova in catene e sta per essere processato dal suo
stesso paese. L’imam Khomeini disse: ‘Il regime che sta occupando Gerusalemme
deve essere cancellato dalle pagine della storia’ (questa frase è stata tradotta
in inglese sulla stampa mondiale con ‘cancellato dalla carta geografica’, ndr).
Sono parole sagge. Sulla questione della Palestina non ci possono essere
compromessi.
“La forza di colpire come una grande ondata”
E’ possibile che un paese islamico permetta a un paese non islamico di crescere
nel suo seno? Questo significa sconfitta, e chi accetta l’esistenza di questo
regime (Israele, ndr) firma la sconfitta del mondo islamico. Non ho il minimo
dubbio sul fatto che la nuova ondata che si è formata in Palestina e che oggi
vediamo formarsi anche in altri paesi islamici, sia un’ondata di moralità
destinata a diffondersi in tutto il mondo islamico. Molto presto, questa
disgraziata macchia (Israele, ndr) sparirà dal centro del mondo islamico. Ma
dobbiamo stare attenti alla ‘fitna’ (la guerra interna ai fedeli del Corano, ndr).
Per oltre cinquant’anni, il mondo dell’arroganza ha cercato di riconoscere
l’esistenza di questo falso regime (Israele, ndr). Ha fatto di tutto per
renderlo solido. Purtroppo, 27 o 28 anni fa, uno dei paesi che si trovava sulla
prima linea del fronte (l’Egitto, ndr) ha compiuto un terribile errore (il
riconoscimento di Israele, ndr), e noi speriamo che vorrà porvi rimedio.
Malgrado la forzata evacuazione di Gaza imposta dal popolo palestinese, essi
hanno evacuato soltanto un piccolo angolo di terra. Oggi (Israele, ndr) cerca,
in modo diabolico e truffaldino, di ottenere il controllo del fronte di guerra.
Sta cercando di indurre i gruppi palestinesi a occuparsi delle loro questioni
politiche e dei posti di lavoro per far sì che abbandonino la causa palestinese
e per creare conflitti interni. Io spero che il popolo palestinese non si lasci
trascinare in una ‘fitna’. I profughi devono tornare nelle proprie case, e ci
deve essere un governo deciso dalla volontà del popolo palestinese. E,
naturalmente, coloro che sono entrati in questa terra per depredarla (gli ebrei,
ndr) non hanno il minimo diritto di decidere nulla in nome del popolo
palestinese. Coloro che siedono in stanze chiuse non hanno il diritto di
prendere decisioni. Il popolo islamico non può permettere a questo suo nemico
storico di vivere nel cuore stesso del mondo islamico. Oh, amato popolo, osserva
questa arena globale. Chi dobbiamo affrontare? Dobbiamo comprendere la
profondità della disgrazia che ci è stata imposta dal nemico, fino a quando il
nostro odio sacro avrà la forza di colpire come una grande ondata”.