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Swg: Unione
avanti
Berlusconi sempre più giù
Natalia Lombardo
da l'Unità - 27 dicembre 2005
Unione-Cdl, ora il distacco supera i 7 punti
Sondaggio Swg. Centrosinistra al 52,5%, Destra al 45%. La Quercia primo partito
con il 21,5%
Crolla Fi, appena sopra il 15%, raddoppia i voti l’Udc, al 6%. Italiani
preoccupati dall’economia
di Natalia Lombardo/ Roma
VANTAGGIO NETTO del centrosinistra: sette punti e mezzo in più sul centrodestra,
lo stacco maggiore è previsto al Senato: 52,5% per l’Unione, contro il 45% della
Cdl. Lo rivela un sondaggio della Swg sugli orientamenti di voto per il 2006,
rilevati tra l’1 e il 18 dicembre e commissionato dai Democratici di Sinistra.
Per i partiti dal 2001 salgono i Ds (dal 16,6% al 21,5%) e Rifondazione (7%),
mentre Forza Italia è in caduta libera (dal 29,4% al 15,7); raddoppia l’Udc (dal
3,2 al 6%).
Il vantaggio del centrosinistra dunque si conferma. Del resto che la maggioranza
di governo sia in svantaggio lo ha ammesso persino il presidente della Camera,
Pierferdinando Casini. Dal sondaggio Swg risulta una fetta di «indecisi» pari al
15%, gli astenuti sono il 9%.
Rispetto alle politiche del 2001 il centrosinistra sale di oltre sei punti: dal
46,6 per cento al 52,2 alla Camera, 52,5 al Senato nelle previsioni sulle
politiche del 2006. Un rialzo già evidenziato alle Europee del 2004 (48,3%).
Così come è segnato il calo negli anni del centrodestra: dal 49,9 del 2001 al
44,9 delle stime per il 2006 (45% al Senato), passando per il 48,2 delle Europee
2004. Insomma, la Cdl scende di almeno cinque punti, l’Unione sale di sette e
mezzo.
Per quanto riguarda i singoli partiti, dato più importante con il ritorno al
sistema proporzionale, i Ds sono visti in crescita netta: dal 16,6% del 2001 al
21,5 al Senato nel 2006; due punti in meno per la Margherita sul 2001 (12,5%);
la Lista Unitaria (Ds e Margherita) che si presenterà solo alla Camera potrebbe
ottenere il 33,5%, mentre alle Europee del 2004 prese il 31.1%. Allora era
presente anche lo Sdi, che ora, insieme ai Radicali come La Rosa nel Pugno
mantengono un 2%. Sale di due punti Rifondazione Comunista: dal 5% del 2001 alla
previsione del 7%. Leggera crescita per Pdci (2%) e Verdi (media 2,5); oscilla
l’Idv di Di Pietro.
Nel centrodestra precipita FI, che già alle Europee del 2004 aveva perso otto
punti (dal 29,4 al 21%), ora cala di altri cinque. Più o meno tiene An attorno
al 12%, raddoppia l’Udc (al 6%) e sale un po’ la Lega, sarà per effetto della
Devolution approvata: dal 4% 2001 al 5,4, l’en plain ovviamente al Nord, 12,1
(0,4 al Sud) .
Nelle previsioni al Senato il centrosinistra prende più voti. Bisognerà vedere
quale sarà la composizione della maggioranza calcolata su base regionale,
secondo l’assurdità della nuova legge elettorale. Nel sondaggio della Swg il
dato è scomposto anche per zone territoriali: vede il centrosinistra ottenere
più consensi al Centro (57,9%), con un buon risultato anche al Sud e nelle Isole
(52%), al Nord è al 49,1%. Un dato comunque più alto del consenso massimo
previsto per il centrodestra al Nord (48,2%), la Cdl regge con il 45,1 al Sud e
nelle Isole, crolla al Centro (39,8%).
Gli «indecisi»: bacino fluttuante a cui mira Berlusconi e del quale, secondo
l’indagine, il 17% potrebbe votare un partito del centrosinistra, il 12% del
centrodestra; il 9% un altro partito fuori dai poli; restano uno zoccolo duro di
astensionisti (26%) e di confusi (36% non sa). L’identikit dell’Indeciso è più
vicino alla donna (sono il 60% su un campione di 52, il 40% di 48 per gli
uomini); persone di età fra i 35 e i 44 anni, più alto il dato fra chi non ha
lavoro ma vive al Nord.
A preoccupare di più gli italiani è sempre la crisi economica e la
disoccupazione, così come l’aumento dei prezzi e, in forma minore, la sicurezza;
seguono ambiente e, ultima, l’immigrazione.