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A pagina 4 di Il Manifesto del 2005-11-22, un giornalista firma un
articolo dal titolo «Sheba attacco Hezbollah, distrutti due forti
israeliani»
Le fattorie di
Sheba, a detta dell'Onu, non sono mai state territorio libanese, ma semmai
siriano. Perciò la pretesa di Hezbollah di lottare per la loro "liberazione"
dall'occupazione militare israeliana è priva di qualsiasi appiglio legale,
persino nel "diritto internazionale" delle Nazioni Unite. Alla vigilia del 62/mo anniversario dell'indipendenza libanese, il movimento della resistenza islamica degli Hezbollah ha attaccato, ieri pomeriggio alle tre, cinque fortini israeliani nella zona delle «Fattorie di Sheba», un'enclave libanese di 25 chilometri quadrati, alle pendici del monte Hermon, dove si incontrano i confini di Israele, Siria e Libano, ancora occupata dall'esercito di Tel Aviv. Nel corso dell'attacco sarebbero stati uccisi due soldati israeliani e altri undici sarebbero stati feriti. Gli Hezbollah hanno «liberato» per alcune ore uno dei fortini israeliani, quello di Abassiye, sul quale hanno innalzato la bandiera libanese e quella gialla e verde della resistenza. L'esercito di Tel Aviv ha risposto rovesciando una pioggia di fuoco da terra e dal cielo sulle postazioni degli Hezbollah e sui villaggi libanesi nella zona di Ghajar e in quelle, più arretrati rispetto al confine, di Khiam e Zibkin. A questo punto la resistenza libanese avrebbe risposto lanciando alcuni razzi sull'insediamento israeliano di Kiriat Shmona facendo scattare l'allarme lungo tutto il confine tra i due paesi. Circa 200.000 abitanti israeliani della regione sono corsi nei rifugi. Contemporaneamente gli Hezbollah attaccavano l'avamposto israeliano a ovest del villaggio di Ghajar, distruggendolo completamente. Gli scontri e i raid aerei sono proseguiti per tutto il pomeriggio e ieri notte anche la contraerea governativa libanese ha aperto il fuoco contro alcuni elicotteri da combattimento israeliani nell'area costiera di Tiro (85 km. a sud di Beirut). Tre sarebbe i combattenti libanesi uccisi nel corso dei combattimenti. in: http://www.informazionecorretta.it/showPage.php?template=rassegna&id=6955 |