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a: SOCIETA',
POLITICA, CULTURA: saggi ed articoli
2010, Odissea di un quarantenne
di Vittorio Veltroni, l’Unità 16 febbraio 2003
Sono le 7,30 del 5Giugno 2010; oggi compio 40 anni.
Suona la sveglia e sei simpatici ultrasessantenni entrano
nella stanza dove dormo assieme alla mia compagna. Bisogna far presto, dicono
premurosi, mentre ci preparano un caffè. La mia migliore metà ha un po
'
di raffreddore e subito si affrettano con echina-cea e propoli; anche lei deve
essere in forma per andare al lavoro. Penso che le loro attenzioni siano
interessate. Le loro pensioni, del resto, sono pagate ogni mese direttamente con
i nostri contributi. Sono tanto gentili ed è bello vedere come si curano di
noi, ma a volte vorrei che l
'
Inps non gli avesse dato il nostro indirizzo.
Esco dalla camera da letto, il bagno è occupato da Naoko
che viene da Osaka. Il governo ci ha chiesto di ospitare gratuitamente
alcuni turisti giapponesi nell
'
ambito del piano Tremontì.
Bisogna aumentare il turismo di almeno il 350% annuo,
altrimenti i creditori che hanno comprato i titoli delle securitizzazioni dei
monumenti e dei musei italiani si portano via Fontana di Trevi.Rapida
doccia, attento a non usare troppa acqua per compensare le penurie nell
'
ormai pluricentenaria rete fognaria della mia città e siamo fuori. Sul
portone la mia compagna ed io ci separiamo, lei va al lavoro in Vespa
(costruita in India, ma design retro italiano) mentre io vengo preso in consegna
da Luigi, il geometra che ha usato i suoi risparmi per comprare le
obbligazioni emesse dalla società per la quale lavoro. Il 5% annuo garantito da
quei pezzi di carta gli ha permesso di smettere di lavorare e ora segue con
interesse quasi morboso l
'
andamento della «sua società».
Nell
'
uscire, lascio l
'
affitto alla mia padrona di casa, la Signora Fina, che ha comprato il mio
appartamento con i risparmi del padre, fatti rientrare in Italia grazie allo
scudo fiscale del secondo governo Berlusconi. Ovviamente affitta in nero. Da
quando è stato favorito il rientro dei capitali esteri il prezzo delle case è
salito alle stelle e comprarne una è quasi impensabile. Se vuoi vivere in
zone centrali, la casa è ormai privilegio ereditario o esperimento di
recupero urbano. La mia generazione è troppo giovane per ereditare e troppo
vecchia per fare esperimenti; così si ritrova a pagare la rendita di milioni di
piccoli padroni.
Ieri la Roma ha vinto il derby, così, mentre Luigi guida
verso il lavoro, mi connetto al mio telefonino. Guardo Maffei donato graficamente
su uno schermo di 3 centimetri pagando 1 I al minuto e accendo una sigaretta. La
butto subito. Non fumo, ma devo comprare due pacchetti al giorno perché mia
madre si è ritirata negli Stati Uniti e vive in una città che raccoglie i
fondi per il suo sistema sanitario grazie alla securitizzazione dei proventi
dalle cause legali contro i produttori di tabacco. Se questi ultimi non
guadagnano almeno il 30% in più ogni anno, non potranno pagare il pattuito e
mia madre non avrà assistenza.
Arriviamo al lavoro, Luigi (l
'
obbligazionista), mi saluta con affetto mentre si accerta che io stia entrando.
L
'
azienda è di quelle che hanno fatto grande l
'
Italia, produciamo sedie di lusso in antilope artificiale. È un po
'
di nicchia, ma il materiale lo importiamo dal Ghana, la mano-dopera dalla
Malesia e il software che gestisce la commercializzazione dall
'
India (brevetto israeliano). Insomma, ci aggiungiamo un po
'
di estro italico e rivendiamo il tutto con elevati margini, parte dei quali,
però, ci servono per finanziare un marketing sempre più difficile.
Entro nell
'
unico ufficio operativo della nostra filiale italiana, quello di design (la sede
principale, grazie alla Berlusconi-Putin del 2006, è nel paradiso fiscale di
Stalingrado). Dimenticavo, io faccio il direttore generale, l
'
azienda è stata fondata dal nonno dell
'
attuale amministratore delegato, il cavaliere - come ama farsi chiamare - che
quest
'
anno compie 135 anni. Grazie a costosissime cure molecolari, Viagra ed un
impianto di cellule staminali donate, lui adesso vive a Grand Cayman sposato
ad una modella di 23 anni. Le stesse cure sono vietate, grazie all
'
intervento della curia, in tutto il mondo occidentale.
Nel 1999 avevo una società mia, facevo programmi per le
radio su internet e per le radio locali e andavo anche benino, poi la crisi
della new economy ci ha travolto. Le
banche hanno tolto tutto il denaro a credito (per poi
perderlo con i progetti assurdi di qualche grande gruppo) ed il capitale di
ventura è sparito come neve al sole, non importava che cosa le aziende
facessero o che numeri producessero. I soldi che la Società mette a
disposizione di chi, nella mia generazione, non li portava da casa sono finiti
presto e non si sa dove. La mia azienda è stata comprata da Publi-Sipra che,
grazie alla legge Gasparri-Costanzo del 2004, oggi può ottenere la
concessione di vendita di qualsiasi spazio pubblicitario compreso quello nel
muro del mio soggiorno.
Mangio un panino al bar e alla cassa consegno qualche
euro extra visto che con ogni consumazione devi prendere un biglietto dell
'
autobus. È per pagare la cartolarizzazione dell
'
azienda comunale di trasporti; i passeggeri devono crescere di almeno il 55%
annuo, altrimenti tocca alzare le tasse per coprire i titoli. Anche il
pomeriggio se ne va tranquillo, tra le ultime notizie la proposta Galliani
(presidente della Uefa e della Cassazione) che propone elezioni divise in due
gironi, niente derby, niente retrocessioni e niente rigori contro partiti che appartengono
a Premier uscenti.
Esco verso le 19 e, in macchina con Luigi, penso che in
fondo non è una vita cattiva: mi rinnovano il contratto ogni anno e riesco a
lavorare non più di 10 ore al giorno; nel mio conto in banca staziono sempre
attorno alla stessa cifra. Al di là di queste, però, ho poche certezze, tra
cui quella che quando finirò di lavorare ci saranno i soldi della mia
assicurazione privata, che ha comprato titoli legati all
'
indice di crescita della borsa coreana che è dipendente dall
'
andamento del mercato dei microprocessori che, a sua volta, è dipendente dall
'
andamento congiunturale del consumo delle famiglie americane e dal tasso di
fiducia nel futuro che esprimono. Nonostante i dubbi sul sistema finanziario ed
economico mondiale sono qui che faccio il tifo per chi dice che tutto va bene,
nella speranza che le suddette famiglie americane non si facciano troppe domande
e continuino a viziare i loro bambini.
Sono in linea con questo nostro governo che ha deciso
che, anche quest
'
anno, la crescita del Pii sarà del 3% (anche se dovranno includere nel
conteggio il lavoro di casalinghe, parcheggia-tori abusivi e i compiti a casa
dei bambini delle elementari). Per non pensare, accendo la Tv e vedo, su Rai5,
uno show dove ci spiegano come sia trasgressiva e fatua la vita di noi
quarantenni mammoni senza figli, egoisti ed egotisti. Spengo, abbraccio la mia
compagna, penso a quanto costerebbe un figlio e a mio fratello piccolo che ha
vinto la 18° edizione del Grande Fratello (il produttore è mio padre) ed ora
vive a Milano guadagnando 15 mila euro a serata per apparire nei locali.
Ho un sogno: un giorno, forse, potrò vivere di rendita
anch
'
io. Mi basterebbe una pensione, la cedola di un
'
obbligazione, un affitto da ricevere e non da pagare. Però non ho soldi all
'
estero, la mia età pensionabile è stata innalzata a 80 anni (60 di
contributi) ed il 90% del mio stipendio è prenotato per mantenere altra
gente. Chi e quando ci ha fregato? Non saprei dire, gli ultimi 15 anni li
abbiamo passati a cercare freneticamente di raggiungere posizioni dove non ci
sarebbe più stata la paura di scivolare.
Strana società, la nostra: la paura non passa mai e
correre è diventato un lavoro a tempo pieno.