STRASBURGO - Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio dŽEuropa
censura una «combinazione» solo italiana che, dice la relatrice,
la liberale finlandese Tytti Isohookana Asunman, «interferisce con
la nozione abituale della legittimità democratica». «In Italia -
accusa una risoluzione approvata con 103 sì e 14 no - il conflitto
di interessi potenziale fra le funzioni politiche che esercita il
signor Berlusconi e gli interessi privati di questŽultimo nellŽeconomia
e nei media costituisce, se non saranno attuate misure chiare di
salvaguardia, una minaccia per il pluralismo dei media e dà un
cattivo esempio alle giovani democrazie».
EŽ lŽarticolo 11 del Rapporto sulla libertà dŽespressione in
Europa che ogni anno vota il Consiglio in cui sono presenti 44 Stati
del Continente, in rappresentanza di 800 milioni di cittadini. EŽ
solo una mozione politico-morale, come quella dellŽEuroparlamento
un paio di settimane fa. Berlusconi si trova citato nelle «raccomandazioni
preliminari» insieme a Putin per la sue misure anti-terrorismo e in
compagnia di Stati come lŽArmenia, la Macedonia, la Georgia, lŽUcraina,
la Bielorussia, la Russia «in cui è allarmante il numero di
giornalisti aggrediti o persino uccisi», lŽAzerbaijan, la Croazia,
la Moldavia, la Bulgaria. Paesi dellŽEst ex comunista in cui lŽinformazione
subisce «violenze». NellŽEuropa della Ue, Belgio e il Portogallo
sono criticati per lŽarresto di giornalisti che non volevano
rivelare fonti confidenziali, la Germania per un progetto di «sorveglianza
attraverso mezzi ottici e acustici», nazioni come la Francia, la
cui legge sulla stampa è del 1881, per le normative «superate»
sui media.
I rappresentanti del centrodestra italiano avevano cercato di far
abolire lŽarticolo sullŽItalia: il tentativo è stato bocciato con
45 voti a favore e 95 contrari. «Le fonti di informazione della
relatrice - ha attaccato Gennaro Malgieri, direttore del
"Secolo dŽItalia" e presentatore dellŽemendamento - sono
state le stesse che hanno ispirato alla vigilia delle elezioni
politiche del 2001 una massiccia campagna di demonizzazione delle
forze del centrodestra e dellŽallora candidato premier». LŽUdc
Giuseppe Gaburro ha allargato lŽaccusa alla «campagna di stampa
internazionale contro il governo e la maggioranza parlamentare,
piena di cose non vere, che tendono a mostrare lŽItalia come un
Paese sullŽorlo del fascismo». «La parte del documento sullŽItalia
è stata redatta con una inammissibile e irresponsabile
superficialita» si è arrabbiato il capo delegazione della Casa
delle Libertà, Claudio Azzolini di Forza Italia.
«LŽanomalia italiana tocca le radici stesse della democrazia. - ha
replicato Tania de Zulueta dei Ds - In Italia le elezioni non si
svolgono in condizioni di parità». E Rino Piscitello della
Margherita: «Sono Berlusconi e il centrodestra a costringere il
nostro Paese a una nuova figura umiliante. La democrazia italiana è
forte ed ha in sé gli anticorpi per affrontare da sola i problemi
che la riguardano, lŽEuropa ha però il diritto di intervenire su
quel che accade da noi». «Era inevitabile finisse così» ha
scosso la testa il diessino Milos Budin.
LŽemendamento è stato bocciato, oltre che dalle sinistre, anche
dai liberali e da una metà dei Popolari, in cui milita Forza
Italia. I conservatori inglese hanno fatto aggiungere alcune righe
al testo iniziale: il «potenziale» sul conflitto di interese e lŽinciso
«se non saranno attuate misure chiare di salvaguardia».
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