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Colin Powell 5 aprile 1937
Colomba nera
 
 
 
 
Balzato alle cronache a causa degli avvenimenti relativi alla seconda Guerra del Golfo in Iraq, il generale Colin Powell è definito dagli osservatori internazionali come una delle poche "colombe" presenti all'interno dell'amministrazione Bush, ossia uno di quei consulenti del Presidente non così favorevoli alla guerra contro il dittatore Saddam, come ad esempio il suo collega Rumsfeld (il Ministro della Difesa americano) o la "dura" consigliere per la Sicurezza nazionale Condoleezza Rice.

Nato a New York il 5 Aprile 1937 da genitori giamaicani immigrati negli Usa, Powell è il classico esempio della realizzazione del sogno americano, un esempio del fatto che in quel paese, chi ha fortuna e buona volontà (nonchè una cospicua dose di intelligenza), può aspirare a scalare i massimi vertici del potere pur partendo dal basso; da molto in basso, se consideriamo il caso di Powell. Figlio di un umile caposquadra in una ditta d'abbigliamento, nell'adolescenza il giovane Powell ha fatto i lavori più disparati, la maggior parte dei quali assai umili (come ad esempio il garzone nei negozi nel South Bronx).

Dotato però di una volontà di ferro e di un'ambizione degna di miglior causa, il futuro capo delle Forze Armate americane, si laurea dapprima al City College di New York, per poi conseguire un Master in Business Administration alla George Washington University. Poco dopo si arruola nell’esercito e presta servizio in Vietnam dove rivela un temperamento da eroe. Ferito in battaglia nel fronte vietnamita, in seguito ha modo di partecipare alle operazioni militari americane anche in Corea ed in Germania.

Nel 1972 entra alla Casa Bianca come assistente dell'allora sottosegretario Frank Carlucci. In quegli anni presta inoltre servizio come aiutante di campo del Segretario della difesa sotto la presidenza di Jimmy Carter e di Ronald Reagan. Nel 1987 Ronald Reagan lo nomina alla guida degli Stati maggiori militari.

Dal 1987 al 1988 ricopre l'incarico di consigliere per la sicurezza nazionale per Reagan. E' poi nominato alto ufficiale militare sotto i presidenti George Bush sr. e Bill Clinton.

Durante la prima Guerra del Golfo, scoppiata nel 1991 sotto la presidenza di Bush senior, Powell è il Capo degli Stati maggiori e diventa per gli americani un vero eroe popolare. Dopo essersi però ritirato dalla vita militare nel 1993, si è poi interamente dedicato all'attività politica e alla cura di varie organizzazioni no profit.

Nel gennaio del 2001 il nuovo presidente degli Stati Uniti George W. Bush lo nomina Segretario di stato, mansione nella quale ha sempre dimostrato un alto senso di responsabilità e di moderazione, in primo luogo nei rapporti con i diversi stati nazionali con cui si è trovato a trattare (alcuni dei quali molto "difficili", come ad esempio al Cina che è ancora sotto un regime comunista). Fortemente nazionalista, è dunque un temperato isolazionista, nel senso che, per ciò che riguarda la politica estera, sostiene che l'America dovrebbe intervenire solo lì dove sono in gioco gli interessi nazionali, privilegiando gli sforzi diplomatici. Fra parentesi, fu proprio lui durante la Guerra nel Golfo a convincere la Casa Bianca, dopo la riconquista del Kuwait, a rinunciare al proposito di eliminare Saddam Hussein.

Numerose sono anche le sue iniziative per il Medio Oriente, eterna spina nel fianco delle amministrazioni americane. Colin Powell non solo si è occupato personalmente, dopo la tragedia delle Torri gemelle, della caccia a Osama Bin Laden, ma si è anche sforzato di riportare il dialogo tra Israele e Palestina, proponendo un piano di pace articolato e il pieno sostegno degli Usa per la creazione di uno stato palestinese. Sforzi che hanno purtroppo portato a scarsi risultati, malgrado i suoi incontri con i leader di entrambi i Paesi.

Colin Powell ha tre figli, due nipoti, ed è sposato con Alma Vivian Johnson di Birmingham, Alabama.
 
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