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Paolo Ferrario
Scuola regionale operatori sociali del Comune di Milano
Corsi in materia di Politica sociale, 1988-1993
Scuola regionale per operatori sociali
del Comune di Milano
anno 1988-1989
assistenti sociali
3° anno
Corso: POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Obiettivi:
Il corso ha la finalità di elaborare le informazioni necessarie
alla interpretazione del settore dei servizi, nel quadro più
generale delle politiche sociali attuate in Italia.
I singoli argomenti, la loro sequenza ed il loro sviluppo mirano
a:
- trasmettere una informazione sistematica ed aggiornata delle
politiche generali e specifiche nel settore;
- mostrare l'intreccio fra le dimensioni istituzionali e quelle
operative nell'azione dei vari soggetti che producono servizi
socio-sanitari;
- elaborare una autonoma capacità di studio dei vari strumenti di
conoscenza nella materia;
- cogliere gli agganci con le altre discipline del piano
didattico di 3° anno
Programma e metodologia didattica:
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni ed apposite
dispense sui temi di seguito indicati.
A richiesta delle studentesse e degli studenti, e compatibilmente
con il tempo disponibile, potranno essere svolti approfondimenti
su tematiche di particolare interesse, purchè questo avvenga con
un apporto attivo degli allievi (presentazione di schede, brevi
relazioni; domande strutturate sulla base di piccole ricerche
bibliografiche o documentarie).
La PRIMA FASE ha lo scopo di consolidare un metodo di approccio
ai problemi e si articola attorno alle seguenti tematiche:
- definizione del campo di analisi e rapporti con le altre
materie teoriche e professionali;
- bisogni e domanda di servizi: teorie di riferimento (con
particolare riguardo al concetto di "riproduzione sociale");
- le fonti di informazione sul sistema dei servizi;
- le politiche nazionali nei settori dell'assistenza, della
previdenza e della sanità: formazione, sviluppo e situazione
attuale;
- il dibattito culturale sul tema: ideologie; teorie; ricerche.
La SECONDA FASE è centrata sulle specifiche aree tematiche di
azione dei servizi e prende in considerazione i seguenti
argomenti:
- i servizi in rapporto agli eventi della nascita e della
socializzazione ;
- il problema dell'handicap ed i relativi "circuiti
assistenziali";
- il fenomeno delle tossicodipendenze;
- i servizi di salute mentale;
- anziani, politiche sociali e servizi.
Per ciacun tema vengono analizzate alcune ricerche e la relativa
legislazione. Una particolare attenzione è sempre dedicata alla
situazione della Regione Lombardia.
Valutazione:
La valutazione avviene mediante un colloquio orale centrato sui
contenuti trattati nel corso e sulla lettura del testo di cui al
punto A della bibliografia e di un secondo libro di carattere
monografico scelto fra quelli di cui al punto B.
In alternativa alla precedente modalità è possibile produrre una
relazione scritta, da concordare con il docente e da consegnare
almeno dieci giorni prima dell'esame, su un tema complementare a
quello svolto nei tirocini professionali.
In tal caso il colloquio d'esame verterà sulla suddetta
relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione
generale connessa allo studio del testo generale (punto A).
POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
Corso: POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
docente: Paolo Ferrario
Obiettivi:
Il corso ha la finalità di elaborare le informazioni necessarie
alla interpretazione del settore dei servizi, nel quadro più
generale delle politiche sociali attuate in Italia.
I singoli argomenti, la loro sequenza ed il loro sviluppo mirano
a:
- trasmettere una informazione sistematica ed aggiornata delle
politiche generali e specifiche nel settore;
- mostrare l'intreccio fra le dimensioni istituzionali e quelle
operative nell'azione dei vari soggetti che producono servizi
socio-sanitari;
- elaborare una autonoma capacità di studio dei vari strumenti di
conoscenza nella materia;
- cogliere gli agganci con le altre discipline del piano
didattico di 3° anno
Programma e metodologia didattica:
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni ed apposite
dispense sui temi di seguito indicati.
A richiesta delle studentesse e degli studenti, e compatibilmente
con il tempo disponibile, potranno essere svolti approfondimenti
su tematiche di particolare interesse, purchè questo avvenga con
un apporto attivo degli allievi (presentazione di schede, brevi
relazioni; domande strutturate sulla base di piccole ricerche
bibliografiche o documentarie).
La PRIMA FASE ha lo scopo di consolidare un metodo di approccio
ai problemi e si articola attorno alle seguenti tematiche:
- definizione del campo di analisi e rapporti con le altre
materie teoriche e professionali;
- bisogni e domanda di servizi: teorie di riferimento (con
particolare riguardo al concetto di "riproduzione sociale");
- le fonti di informazione sul sistema dei servizi;
- le politiche nazionali nei settori dell'assistenza, della
previdenza e della sanità: formazione, sviluppo e situazione
attuale;
- il dibattito culturale sul tema: ideologie; teorie; ricerche.
La SECONDA FASE è centrata sulle specifiche aree tematiche di
azione dei servizi e prende in considerazione i seguenti
argomenti:
- i servizi in rapporto agli eventi della nascita e della
socializzazione ;
- il problema dell'handicap ed i relativi "circuiti
assistenziali";
- il fenomeno delle tossicodipendenze;
- i servizi di salute mentale;
- anziani, politiche sociali e servizi.
Per ciacun tema vengono analizzate alcune ricerche e la relativa
legislazione.
Una particolare attenzione è sempre dedicata alla situazione
della Regione Lombardia.
Valutazione:
La valutazione avviene mediante un colloquio orale centrato sui
contenuti trattati nel corso e sulla lettura del testo di cui al
punto A della bibliografia e di un secondo libro di carattere
monografico scelto fra quelli di cui al punto B.
In alternativa alla precedente modalità è possibile produrre una
relazione scritta, da concordare con il docente e da consegnare
almeno dieci giorni prima dell'esame, su un tema complementare a
quello svolto nei tirocini professionali.
In tal caso il colloquio d'esame verterà sulla suddetta
relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione
generale connessa allo studio del testo generale (punto A).
anno 1990-1991
assistenti sociali
3° anno
Corso: POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
docente: Paolo Ferrario
Obiettivi:
Il corso ha le seguenti finalità:
- trasmettere una sistematica informazione di base ed una serie
di quadri interpretativi sulle politiche generali e di settore
nell'area dei servizi socio-sanitari;
- mettere a disposizione degli allievi una articolata gamma di
strumenti didattici (bibliografie mirate, griglie interpretative,
suggerimenti di percorsi di ricerca, dispense, ecc.) centrati
sull'esigenza di favorire una autonoma rielaborazione degli
argomenti trattati.
Metodologia didattica:
Il lavoro didattico consisterà in: a) lezioni strutturate sul
tema dello sviluppo dei servizi in Italia ed in Lombardia; b)
approfondimenti seminariali su alcuni punti critici del sistema.
Quest'ultima modalità didattica verrà attivata se vi sarà un
apporto attivo degli allievi consistente nella presentazione di
problemi sulla base di proprie ricerche e riflessioni.
Programma:
La PRIMA FASE è di orientamento, ha lo scopo di suggerire un
metodo di approccio ai problemi e si articola attorno alle
seguenti tematiche:
a) definizione del campo di analisi e rapporti con le altre
materie teoriche e professionali;
b) situazioni problematiche e domanda di servizi: quadri
concettuali di riferimento;
c) strumenti di documentazione sul sistema dei servizi, anche in
riferimento alla preparazione della tesi (fonti informative;
metodi di raccolta delle informazioni e loro presentazione in
analisi articolate; ecc.);
d) assetti istituzionali del sistema dei servizi in chiave
storica, sociale e giuridica.
La SECONDA FASE è di consolidamento delle conoscenze , mira ad
esplorare le specifiche aree di azione dei servizi ed è
finalizzata ad analizzare la situazione giuridica e strutturale
dei servizi socio-sanitari nelle varie aree operative (in Italia
e in Lombardia).
La TERZA FASE è di approfondimento monografico e tende a
sviluppare l'analisi di particolari problemi cruciali scelti
all'interno del corso. Tali argomenti verranno scelti su
sollecitazione degli allievi. A puro titolo esemplificativo si
indicano alcuni temi-tipo: i servizi in rapporto ad eventi limite
(malattia grave, morte); la dimensione del controllo nelle
politiche di servizio (per esempio nel caso della recente legge
sulle tossicodipendenze oppure nel caso dell'alcolismo); il
problema della riabilitazione nei servizi psichiatrici; la
pressione dell'immigrazione extra-comunitaria sulle strutture
socio-sanitarie .
Valutazione:
La valutazione avviene mediante un colloquio orale centrato sui
contenuti trattati nel corso (con particolare riferimento agli
appunti delle lezioni ed alle eventuali dispense fornite dal
docente) e sullo studio e presentazione di 2 libri scelti fra
quelli indicati in bibliografia.
In alternativa alla precedente modalità è possibile produrre una
relazione scritta, da concordare con il docente e da consegnare
almeno dieci giorni prima dell'esame, su un tema complementare a
quello svolto nei tirocini professionali.
In tal caso il colloquio d'esame verterà sulla suddetta
relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione
generale connessa al precedente punto a).
CORSO POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI 1991
docente Paolo Ferrario
PROGRAMMA REALIZZATO: SCALETTE DELLE LEZIONI
PRIMA FASE:
- n. ORE PREVISTE: 38 (dal 21.1.1991 al 3.6.1991)
- n. ORE EFFETTUATE: 34
- n. STUDENTI ISCRITTI: 14
- ARGOMENTI DELLE LEZIONI SVOLTE (unità didattiche di 2 ore):
- STATO, FAMIGLIA E SISTEMA DEI SERVIZI: una
concettualizzazione operativa (4.2.1991)
- SITUAZIONI PROBLEMATICHE, DOMANDA ED OFFERTA DI SERVIZI:
concettualizzazione dei tre ambiti di analisi in riferimento
alle politiche dei servizi (11.2.1991)
- TIPOLOGIE DELLE LEGGI IN MATERIA DI SERVIZI: schemi grafici
per individuare le normative giuridiche che regolano il
sistema dei servizi(18.2.1991)
- STRUMENTI DI ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE: diagrammi
di procedura, tavole comparative. introduzione al modello
lombardo dei servizi socio-sanitari (25.2.1991)
- ANALISI SISTEMATICA DELLA STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DEI
SERVIZI SOCIO-SANITARI IN LOMBARDIA: assetto istituzionale;
assetto organizzativo; processo programmatorio; processo
gestionale; tipologia degli standard e relativa
esemplificazione (2 lezioni: 4.3.91; 11.3.91;)
- INTRODUZIONE AI SERVIZI PER FASCE DI BISOGNO:
concettualizzazioni socio-culturali ed esemplificazioni
(18.3.1991)
- IL SISTEMA DEI SERVIZI PSICHIATRICI: processi sociali e
malattie psichiche; storicizzazione delle politiche sociali in
tema di psichiatria; regolamentazione dei trattamenti sanitari
obbligatori; il ciclo di regolazione dei servizi psichiatrici:
acuti, nuovi cronici, ex o.p.; il modello lombardo: strutture
e forme di coordinamento (3 LEZIONI: 8.4.1991; 15.4.1991;
22.4.1991)
- I SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE: analisi dei contesti
relazionali (fattori individuali, sociali, culturali); il
concetto di devianza primaria e secondaria in rapporto al
fenomeno della tossicodipendenza; storicizzazione delle
politiche sociali in tema di tossicodipendenze e analisi della
legge 685 del 1975; analisi del dpr 309/1990: articolazione,
organi e funzioni ai vari livelli; azioni di controllo e
azioni di cura ; il sistema operativo per le tossicodipendenze
in lombardia (3 LEZIONI:29.4.1991; 6.5.1991; 13.5.1991)
- SERVIZI SOCIO-SANITARI PER LE FAMIGLIE E L'INFANZIA:
trasformazioni sociali e politiche per la maternita' ed
infanzia; analisi sistematica dei provvedimenti per le
lavoratrici madri e gli asili nido; i consultori;
l'interruzione volontaria della gravidanza; la situazione dei
servizi in lombardia con particolare riferimento alle unita'
operative per minori e unita' operative di neuropsichiatria
infantile (3 LEZIONI: 20.5.1991; 25.5.1991; 3.6.1991).
SECONDA FASE:
- n. ORE PREVISTE: 14 (dal 16.9.1991 al 28.10.1991)
- n. ORE EFFETTUATE: 12
- n. STUDENTI ISCRITTI: 14
- AVVIO DELLA 2° FASE. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA.
SUGGERIMENTI DI METODO per la costruzione di relazioni
didattiche (distribuito scaletta) e sulla tesi ( 1 LEZIONE:
16.9.1991)
- IL NUOVO ORDINAMENTO DEL GOVERNO LOCALE DELLA SANITA' ED I
COMUNI: recenti sviluppi del settore della sanita' e
dell'assistenza; il sistema istituzionale in lombardia;
lettura della l. 111/1991 (presentazione dell'esercitazione,
lettura individuale); analisi comparativa delle trasformazioni
amministrative delle usl (grafici) ( 2 LEZIONI: 23.9.1991;
30.9.1991)
- CONDIZIONE ANZIANA E POLITICHE DEI SERVIZI: analisi
articolata del quadro delle variabili e dei sistemi
relazionali; sottolineatura delle teorie familiari in rapporto
al ciclo di vita. ANZIANI E POLITICHE DEI SERVIZI :
ricostruzione delle politiche in chiave storica; cenni ai
principali indicatori del fenomeno dell'invecchiamento
sociale; la formazione della domanda; crucialità del tema
autosufficienza - non autosufficienza; il sistema dell'offerta
di servizi in Lombardia (L.R. 1/86 E P.S.A.) ( 2 lezioni: 7 e
14 ottobre 1991)
- AGGIORNAMENTO IN TEMA DI TOSSICODIPENDENZE: sentenza della
Corte costituzionale e modifiche dell Legge 162. MAPPA PER LA
RICOSTRUZIONE DELLE POLITICHE DEI SERVIZI IN MATERIA DI
HANDICAP. (28 Ottobre 1991)
4. Progettazione e docenza del corso interno di FORMAZIONE
PERMANENTE:
"SERVIZI SOCIO-SANITARI ED EDUCATIVI : AGGIORNAMENTO
ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO"
(2 febbraio - 19 Marzo 1991)
- n. ore previste:18
- n. ore effettuate: 18
- n. partecipanti: 15
- ARGOMENTI DEL CORSO:
- metodi e criteri per l'analisi delle leggi socio-sanitari;
Un modello interpretativo del sistema dei servizi. Analisi del
DPCM 8.8.1985 al fine di analizzare i servizi sociali in
rapporto a quelli sanitari (2.2.1991);
- analisi sistematica dei soggetti istituzionali dei servizi:
il sistema delle USL e relativo progetto di legge (9.2.1991);
- analisi della L.R. n. 1 1986 e relativo Piano.
Approfondimento istituzionale ed organizzativo sui ruoli dei
Comuni e delle Ussl (16.2.1991);
- Processi istituzionali ed organizzatori del sistema dei
servizi in Lombardia: riconoscimento degli enti privati;
riconoscimento dell'associazionismo di volontariato; processi
programmatori e tipologia degli standard. preparazione della
successiva esercitazione (4.3.1991);
- Esercitazione: applicazione di due tecniche per l'analisi
delle leggi (codici di lettura e diagrammi di flusso). Lezione
su: analisi della L.R. n. 48 (accesso degli utenti ai servizi)
e posizione funzionale dell'ufficio di pubblica tutela
(9.3.1991);
- Ultimi aggiornamenti giuridico-organizzativi sui servizi
per le tossicodipendenze e sui servizi psichiatrici
- metodo didattico:
lezione; discussione; riflessione in rapporto alle problematiche
portate dai partecipanti
"I SERVIZI SOCIALI DELLE USSL E DEI COMUNI IN LOMBARDIA"
(15 marzo - 3 maggio 1991)
- n. ore previste: 18
- n. ore effettuate: 18
- n. partecipanti: 6
- argomenti del corso:
Questo seminario è stato proposto come "laboratorio didattico"
di riflessione sul funzionamento e l'operatività all'interno
dei servizi. Si tratta di una progettazione didattica che
enfatizza l'analisi in gruppo degli effetti delle politiche
sociali sull'organizzazione e sulle collocazioni
professionali.
Data questa impostazione didattica non sono previste a priori
delle lezioni strutturate, ma il lavoro viene ridefinito
continuamente sulla base delle informazioni edelle esigenze
conoscitive che i partecipanti portano all'interno del
seminario.
Il docente svolge le seguenti operazioni formative: favorire
l'approfondimento delle dinamiche organizzative offrendo
chiavi di lettura desunte dalla ricerca sociale ed
organizzativa; proporre itinerari bibliografici mirati sui
temi emersi; preparare lezioni strutturate ad hoc, in rapporto
agli oggetti messi a fuoco (strutture, relazioni
interprofessionali, assetti istituzionali); preparare
repertori legislativi generali e tematici su richiesta dei
partecipanti.
Nel corso della sessione di questo anno gli argomenti
affrontati sono stati i seguenti:
- lezione introduttiva sulla situazione attuale dei servizi
socio-sanitari e proposta di una griglia di lettura della
propria realtà organizzativa e della rete dei servizi dui
zona;
- analisi dei casi organizzativi portati dai partecipanti al
corso: Centro psico-sociale dell'Ussl n.61; Rete dei servizi
della Ussl n. 2 in rapporto ai ruoli del servizio V°; Il
servizio ospedaliero dell'Ussl n. 6; Servizi sociali e
culturali del Comune di Vergiate;
- incontro con il dirigente di servizio Franco Vernò per
l'analisi di tre punti critici nella gestione dei servizi:
consultori familiari, gestione associata delle problematiche
minorili, protocoli operativi fra Comuni e Ussl
- lezioni specifiche del docente su: l'analisi organizzativa
attraverso l'approccio socio-tecnico; i recenti cambiamenti
nell'assetto delle Ussl determinati dalle leggi stralcio.
1° INCONTRO: 10 MAGGIO 1991
traccia della comunicazione DI PAOLO FERRARIO
IL NUOVO SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI ED
I SERVIZI SOCIO-SANITARI
1. INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL NUOVO ORDINAMENTO DELLE AUTONOMIE
- mutamenti di RUOLO degli enti locali
- l'ANALISI delle LEGGI : - aspetti di METODO;
- QUADRO STORICO della riforma;
- punti-chiave della L. 142 e
- principali SCADENZE ATTUATIVE
- gli STRUMENTI dell'AUTONOMIA: - STATUTI e
- REGOLAMENTI
- gli STRUMENTI della PARTECIPAZIONE: - REFERENDUM CONSULTIVI
- DIRITTI DI INFORMAZIONE
- DIFENSORE CIVICO
in rapporto ad altri istituti: - UFFICI DI PUBBLICA TUTELA
- ricognizione sui POTERI AMMINISTRATIVI
2. IL NUOVO ORDINAMENTO DELLA SANITA' ED I COMUNI
(argomento rimandato al 4° incontro)
- contestualizzazione sullo SVILUPPO STORICO dei servizi e
sull'ASSETTO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI in Lombardia
- mutamenti istituzionali delle USL con particolare riferimento
alla articolazione dei POTERI AMMINISTRATIVI:
- dall'USL come STRUTTURA OPERATIVA dei comuni
all'USL come AZIENDA SPECIALE
- l'attuale fase transitoria
- considerazioni sui caratteri del mutamento in corso
2° INCONTRO: 17 Maggio 1991
traccia della comunicazione di GIUSEPPE CALZATI
GLI STRUMENTI DELL'AUTONOMIA:
STATUTI COMUNALI
1. LO STATUTO: significato giuridico, efficacia normativa
(interna ed esterna all'ente); procedure di approvazione;
2. I REGOLAMENTI: categorie (auto-organizzatori e a rilevanza
esterna); tipologie previste;
3. LA PARTECIPAZIONE POPOLARE: consultazioni: referendum; diritti
di accesso agli atti; difensore civico; circoscrizioni;
4. FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI: con particolare riferimento
alla "istituzione";
5. STATUTO E FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI POLITICO-AMMINISTRATIVI
6. STATUTO E ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI
7. MODALITA' DI ELABORAZIONE DELLO STATUTO DEL COMUNE DI COMO
3° INCONTRO: 24 Maggio 1991
traccia della comunicazione di Paolo Ferrario
I TERRITORI DELLE AUTONOMIE LOCALI:
PICCOLI COMUNI, GRANDI COMUNI,
AREE METROPOLITANE
1. Il SISTEMA DELLE AUTONOMIE. Posizione funzionale di:
- Regione
- Comune
- Provincia
2. il "reticolo istituzionale" con particolare attenzione agli
ENTI INTERMEDI. Gli "ambiti territoriali adeguati" del D.P.R. 616
3. Il problema dei PICCOLI COMUNI e le FORME ASSOCIATIVE:
convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni
4. Il problema dei GRANDI COMUNI: AREE METROPOLITANE, CITTA
METROPOLITANA, COMUNE METROPOLITANO
NUOVI E VECCHI STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI
1. IL NUOVO ORDINAMENTO DELLA SANITA' ED I COMUNI
- contestualizzazione sullo SVILUPPO STORICO dei servizi e
sull'ASSETTO DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI in Lombardia
- mutamenti istituzionali delle USL con particolare riferimento
alla articolazione dei POTERI AMMINISTRATIVI:
- dall'USL come STRUTTURA OPERATIVA dei comuni
all'USL come AZIENDA SPECIALE
- l'attuale fase transitoria (comitato dei
garanti, amministratori straordinari)
2. MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
- inquadramento delle forme di amministrazione: enti
territoriali, enti funzionali, imprese pubbliche;
- l'"amministrazione per enti" in Italia;
- aziende speciali ed istituzioni (art.22 e 23): struttura
interna e rapporti con il comune; vantaggi e svantaggi delle
suluzioni gestionali possibili;
3. CONSIDERAZIONI SUGLI EFFETTI DELLA L. 142/1990 SULLA
LEGISLAZIONE LOMBARDA IN MATERIA DI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
L'ORGANIZZAZIONE DEI COMUNI: RUOLO DEI DIRIGENTI
E GESTIONE DELLE RISORSE
- analisi giuridica delle norme sulla dirigenza
- ruoli di: segretari comunali, dirigenti, ruoli intermedi
- il controllo di gestione come modalità di innovazione
organizzativa
Corso: POLITICA SOCIALE 3° anno educatori professionali in servizio - sezione C
1992
ORE PREVISTE: 20
ORE EFFETTUATE: 20
N. STUDENTI: 26
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA:
Il corso è finalizzato ad analizzare il sistema dei servizi socio-sanitari nel quadro delle politiche pubbliche attivate in Italia ed in particolare nella Regione Lombardia.
I quadri teorici e concettuali dei problemi vengono trattati in riferimento alle situazioni concrete delle politiche locali.
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni, riflessione su documenti e testi normativi, elaborazione culturale sui materiali presentati.
Il docente fornisce agli studenti apposite dispense che costituiscono l'asse portante del corso, documentano l'attività formativa e sono materia di esame.
La valutazione avviene mediante un colloquio centrato sui contenuti trattati nel corso e sullo studio e presentazione dei materiali bibliografici elaborati dal docente e presentati alla fine di ciascuna unità didattica.
In alternativa è possibile produrre una relazione scritta da concordare con il docenti e da consegnare almeno 15 giorni prima della data di esame. In tal caso il colloquio verterà sulla suddetta relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione generale connessa al programma del corso.
REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
1. LEZIONI
14 OTTOBRE 1992:
- presentazione del programma e delle modalità di esame
- quadro interpretativo dello sviluppo ed articolazione dei servizi sanitari, socio-assistenziali, e socio-educativi: situazioni problematiche, domanda, offerta. Il concetto di sovraccarico di domanda. Oggetto delle lezioni: l'offerta dei servizi nel quadro delle politiche sociali della Regione Lombardia
21 OTTOBRE:
- distribuzione di un primo gruppo di materiali didattici: elenco delle leggi nazionali e della Regione Lombardia; dispensa n. 1
- le politiche sociali: definizione operativa; livelli territoriali di azione, strumenti
28 OTTOBRE
- il sistema dei servizi socio-sanitari: tendenze anni '70; tendenze anni '80
- introduzione all'analisi del Servizio sanitario nazionale
4 NOVEMBRE
- distribuzione del secondo gruppo di materiali didattici: dispensa n. 2 e n. 3; saggi ed articoli
- le USL in Italia: struttura istituzionale e trasformazioni anche alla luce delle modifiche normative in corso
11 NOVEMBRE
- l'organizzazione delle USSL in Lombardia: relazioni inter-istituzionali; il rapporto Regione- Ussl
18 NOVEMBRE
- il sistema dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi in Lombardia: ruoli dei soggetti; relazioni fra enti. Le 4 funzioni del sistema: gestione; programmazione; controllo; sistema informativo
25 NOVEMBRE
- livelli di gestione dei servizi: Comuni e Ussl; le modalità di finanziamento
- rapporti fra enti pubblici e soggetti privati. Registri regionali e loro effetti sulle politiche locali
2 DICEMBRE
- distribuzione del terzo gruppo di materiali: l. 104/1992 handicap; l 381/1991 cooperative sociali; quadro della legislazione psichiatrica; bibliografia sullo svantaggio ed il lavoro; bibliografia sull'animazione nelle case di riposo; matrice di analisi della legge 1/86 e del P.S A.
- Le procedure di programmazione: strumenti distinti per livelli territoriali. La metodologia degli standards adottata dal Piano socio-assistenziale
9 DICEMBRE
- distribuzione del decreto legislativo di riforma della sanità; anticipazione del consuntivo del corso; bibliografia in tema di controllo sociale e politiche penali; bibliografia sull'Aids; legislazione sull'Aids; dispensa n. 4 sui Comuni
- tipi di standard nel P.S.A.
- le funzioni di controllo dei servizi socio-assistenziali: le attività di vigilanza
16 DICEMBRE
- la riforma dei Comuni: struttura della legge; nuovi strumenti di gestione; effetti sul sistema dei servizi;
- bibliografia del corso e suggerimenti bibliografici; legislazione in materia di tossicodipendenze
2. MATERIALI DIDATTICI DEL CORSO
· GRAFICI DI SUPPORTO ALLE LEZIONI:
· DISPENSA N. 1: LE POLITICHE SOCIALI: CONCETTO E STRUMENTI
· DISPENSA N. 2: SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE; USL; USSL nella Regione Lombardia; recenti trasformazioni anche alla luce dei progetti di modifica
· DISPENSA N. 3: SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI IN LOMBARDIA: RETE DEI SERVIZI; SOGGETTI CHE GESTISCONO; RAPPORTI FRA ENTI PUBBLICI ED ENTI PRIVATI; SOGGETTI E PROCEDURE PROGRAMMATORIE; ATTIVITA' DI VIGILANZA
· DISPENSA N. 4: I COMUNI: modifiche introdotte dalla Legge 142/1990
· LETTURE INTEGRATIVE ALLE LEZIONI:
Ferrario P., "Servizio sanitario e Usl" in Politica dei servizi sociali, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1988, p. 90-112
Ferrario P., "Articolazione organizzativa dell'USSL" in L'Unità socio-sanitaria locale in Lombardia, Simone, Napoli 1986, p. 30-68
Ferrario P., "Riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali: il modello lombardo", in Prospettive sociali e sanitarie n. 4 1987, p. 1-7
Ferrario P., "Il ruolo della cooperazione nel sistema dei servizi", in Prospettive sociali e sanitarie n. 22 1991, p. 2-3
Ferrario P., "Comuni e rete dei servizi", in Prospettive sociali e sanitarie n. 15 1992, p. 4-8
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO
SCUOLA DIRETTA A FINI SPECIALI
PER ASSISTENTI SOCIALI
Corso: POLITICA E LEGISLAZIONE SOCIALE 2° anno assistenti sociali
1993
docente titolare: Prof.sa Ota De Leonardis
Universita degli Studi di Milano
docente a contratto: dott. Paolo Ferrario
Scuola regionale operatori sociali
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA:
Il corso è finalizzato ad analizzare il settore dei servizi socio-sanitari nella prospettiva della progettazione e realizzazione delle politiche pubbliche attuate in Italia.
I quadri teorici e concettuali dei problemi verranno esemplificati in riferimento a casi concreti delle politiche locali.
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni ed analisi guidata di documenti.
PROGRAMMA:
1. LE POLITICHE DELLA SALUTE IN ITALIA ED IN LOMBARDIA
Questa unità didattica viene collocata all'inizio del corso per offrire agli studenti la possibilità di utilizzare con più produttività le esperienze di tirocinio pratico.
Argomenti:
- il ciclo politico della riforma sanitaria: situazione precedente; sviluppo storico; modelli culturali;
- analisi sistematica del sistema sanitario: la legislazione; soggetti collettivi; articolazione territoriale; rapporti fra livello amministrativo e livello organizzativo; struttura e funzioni delle Usl; i progetti legislativi di modifica attraverso l'analisi dei testi normativi;
- politiche della sanità e dell'assistenza in Lombardia: quadro
istituzionale in prospettiva storica ; riorganizzazione dei servizi sociali; programmazione socio-assistenziale in chiave comparativa.
2. POLITICHE PUBBLICHE E WELFARE STATE
La seconda unità didattica è finalizzata a collocare in un quadro più ampio la parte sulla riforma sanitaria e ad offrire strumenti informativi e metodologici per l'analisi delle politiche sociali.
Argomenti:
- le politiche di welfare: aspetti economici e culturali; interpretazioni delle tendenze di crisi; cenni alle "politiche del tempo" come emergono dalla riflessisone teorica e dalle proposte di legge;
- le aree di intervento delle politiche pubbliche: inquadramento generale; quadri sintetici sui pricipali settori;
- strumenti di analisi delle politiche pubbliche: aspetti metodologici; introduzione al caso della riforma dei Comuni.
3. LE POLITICHE DEL LAVORO
La terza unità didattica intende mettere al centro dell'attenzione i rapporti fra mercato del lavoro e politiche sociali.
Argomenti:
- il mercato del lavoro in Italia: principali mutamenti; la recente legislazione; gli strumenti di rilevazione in Lombardia
- mercato e stato in rapporto alle aree di disagio: il lavoro nei processi di risocializzazione; la legge sulle cooperative sociali come risposta a problemi di mercato e di aiuto; esemplificazioni in riferimento all'handicap ed alle tossicodipendenze.
PROVA DI ESAME
La valutazione avviene mediante un colloquio centrato sui contenuti trattati nel corso e sullo studio e presentazione dei materiali didattici (saggi, libri, dispense) suggeriti dai docenti durante l'attività di formazione.
In alternativa gli studenti possono produrre una relazione scritta da concordare con i docenti e da consegnare almeno 10 giorni prima della data di esame. In tal caso il colloquio verterà sulla suddetta relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione generale connessa al programma del corso.
Formazione Permanente 1993
Seminario:
~'SITUAZIONE ISTITUZIONALE ED ORGANIZATIVA DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI"
PARTECIPANTI. Numero massimo: 15. Pre-iscritti: 16. Partecipanti effettivi: 15
ORE PREVISTE: 18
ORE EFFETTUATE: 18 (in orario 9,30-12,30 al sabato mattina)
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA: Il seminario è progettato per rispondere ad esigenze di aggiornamento legislativo in materia di servizi socio-sanitari.
Il programma didattico prevede:
- una serie di lezioni, a carattere informativo e metodologico, centrate sulle più recenti innovazioni contenute nelle normative nazionali e della Regione Lombardia;
- uno spazio di approfondimento su tematiche particolari concordate con i partecipanti sulla base di una ricognizione dei bisogni formativi.
REALIZZAZIONE DEL CORSO
20 febbraio 1993: Argomenti: presentazione del programma formativo e precisazione degli obiettivi dei partecipanti Leggi e sistema dei servizi: scenari anni '70 e anni '80 Metodologia didattica: discussione di gruppo; lezione Materiali didattici: selezione in chiave cronologica della legislazione socio-sanitaria; schede grafiche: Rete dei servizi e mutamenti delle Usl
27 febbraio 1993: Argomenti: Mutamenti delle Usl e del Servizio sanitario nazionale. Riflessi sul sistema organizzativo Metodologia didattica: lezione; lettura mirata del testo normativo; rielaborazione delle informazioni Materiali didattici: D.L. 502/1992; saggio P. Ferrario "Comuni e rete dei servizi"
6 marzo 1993 Argomenti: Gli attori istituzionali nel campo dei servizi socio-sanitari La regolazione del sistema inter-organizzativo dei servizio socio-sanitari in Lombardia Avvio dell'analisi della strutture e strategie dei Comuni Metodologia didattica: lezione; lettura mirata del testo normativo; rielaborazione delle informazioni
Materiali didattici: matrici di analisi della legge regionale n. 1 1986 e del Piano socio~s~i~t~n7iale
20 marzo 1993 Argomenti:
Gli strumenti di organizzazione nella nuova legge sui Comuni: convenzioni; consorzi; accordi di programma; istituzioni
Metodologia didattica: lezione; lettura mirata del testo normativo; rielaborazione delle informazioni
Materiali didattici: selezione della legge 142/1990; stralci di Statuti; schede grafiche: I Comuni, assetti istituzionali ed amministrativi
27 marzo 1993 Argomenti: Rete dei servizi e soggetti del provato-sociale: volontariato; cooperative sociali. La situazione dopo le leggi nazionali Metodologia didattica: lezione; lettura mirata del testo normativo; rielaborazione delle informazioni Materiali didattici: leggi 266/1991, 381/1991, saggio P. Ferrario "Ruolo della cooperazione nel sistema dei servizi", "Servizi socio-sanitari e diritti dei cittadini e degli utenti": schede grafiche: Rete dei servizi, volontariato e cooperative
3Aprile 1993 Argomenti: Le politiche per l'handicap. Quadro normativo e contesti di progettazione integrata, Le connessioni con la legge comunale Metodologia didattica: lezione; discussione di gruppo Materiali didattici: legge 104/1992; schede grafiche: Politiche dell'handicap e organizzazioni di servizio
Laboratorio di formazione. Aprile - Maggio 1993
COMUNI, USSL E SISTEMA DEI SERVIZI: SOGGETTI E RELAZIONI
docente: Paolo Ferrario
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA:
Questo progetto ha l'obiettivo di rispondere ad esigenze di analisi ed approfondimento sistematico sulle tendenze di cambiamento nel sistema amministrativo dei Comuni e delle Ussl
Il seminario utilizza metodi attivi di lavoro didattico e si rivolge ad operatori con consolidate esperienze professionali nelle strutture di servizio. Pertanto verrà particolarmente curata sia la trasmissione di conoscenze che 1' elaborazione di gruppo su situazioni operative concrete.
Nella prima fase del laboratorio verranno poste le basi per una conoscenza comune delle tendenze di sviluppo del sistema dei servizi socio-sanitari attraverso l'analisi per punti chiave della legislazione.
Nella seconda fase si analizzeranno i sistemi organizzativi dei servizi locali portati dai partecipanti.
REALIZZAZIONE DEL LABORATORIO DIDATTICO
23 Aprile 15,30 - 18,30
Argomenti: Presentazione del laboratorio e dei partecipanti: obiettivi, metodologia di lavoro, scansione delle tematiche. Lezione. La politica dei servizi socio - sanitari: scenari e tendenze anni '70 e anni '80. La nuova frammentazione; Le Usl e il S.S.N.: cambiamenti determinati dai decreti del 1 992.
Materiali didattici: grafici didattici: a) Scenari di sviluppo dei servizi; b) Usl: cambiamenti; Selezione in chiave cronologica della legislazione socio - sanitaria 1968 - 1993; Testo del D.L. n. 502/1992; articolo: Paolo Ferrario, "Comuni e rete dei servizi" in Prospettive sociali e sanitarie n. 151992 pag. 4-8
30 Aprile 15,30 - 18,30
Argomenti: Lezione. Le Usl: analisi delle relazioni inter-istituzionali Regione - Comuni - Usl. La posizione intra-organizzativa ed inter-organizzativa del Direttore Generale. Effetti sull'organizzazione delle Usl. Introduzione all'analisi dei Comuni
materiali didattici:
Grafici didattici: Comuni: cambiamenti
7 Maggio 15,30-18,30
Argomenti: Lezione: I Comuni: assetto istituzionale e nuovi strumenti di gestione. Aree metropolitane; unioni e fusioni; convenzioni; consorzi; accordi di programma; istituzioni per la gestione dei servizi sociali; aziende speciali.
Materiali didattici: strumenti di analisi del sistema organizzativo dei servizi di zona: analisi interna e analisi di campo; documento normativo per le relazioni inter-istituzionali: Regione Lombardia, Circolare n. 117 30 luglio 1991 in attuazione della legge 111/1991 con riferimento alle attività di natura socio-assistenziale e socio-sanitaria integrata
14 Maggio 15,30 - 18,30
Argomenti: Lezione: ll nuovo contesto inter-organizzativo dopo le leggi sul volontariato e sulle cooperative sociali. Le strategie dei soggetti del privato-sociale
Materiali didattici: grafici didattici (Cooperative e volontariato); articolo: Proposte delle organizzazioni della solidarietà sociale: documento base in Mo.V.I. n. 1 1993; saggio: Sergio Capranico, "ll compito impossibile nei servizi" pubblicato in che cosa posso servirla, Guerini e Associati, Milano 1992 p. 224
21 Maggio 15,30- 18,30
Argomenti: Lezione: Potenzialità dell'approccio strategico per l'analisi del sistema organizzativo dei servizi locali analisi in gruppo di casi organizzativi
Materiali didattici:
grafici didattici: analisi strategica delle organizzazioni
28 Maggio 15,30 - 18,30
Argomenti: analisi in gruppo di casi organizzativi
31 Maggio
Argomenti: analisi in gruppo di casi organizzativi conclusioni del laboratorio di formazione
Materiali didattici: grafici didattici: schemi di analisi delle organizzazioni
LABORATORIO DIDATTICO: COMUNICARE I SERVIZI
1993
Valutazione del lavoro didattico
A cura di Paolo Ferrario e Patrizia Taccani
a. Contenuti teorici
In riferimento alla precedente scansione del laboratorio didattico, segnaliamo di aver lavorato su due aree problematiche:
· il significato di un testo scritto nel sistema organizzativo di appartenenza
· gli aspetti tecnici e creativi della produzione di un testo
Questo doppio livello di intervento teorico si è dimostrato valido sia sul piano della motivazione a realizzare un "prodotto" visibile, sia sul pano della elaborazione di un testo di tipo argomentativo centrato sulla propria esperienza professionale
b. La metodologia, i docenti ed il gruppo
Riteniamo che necessariamente un laboratorio come quello sulla "scrittura argomentativa" possa essere produttivo solo se realizzato in un gruppo non superiore alle sei persone. Infatti tale dimensione consente il forte interscambio comunicativo nei vari momenti produttivi (analisi dei testi; decostruzione delle griglie argomentative; elaborazione del progetto di testo; riflessione sul contesto lavorativo di appartenenza; lettura interattiva dei testi realizzati).
Sotto il profilo medodologico il ruolo dei docenti si è espresso in:
· preparazione dei materiali di lavoro didattico centrati su un tema specifico pensato all'interno del processo formativo;
· apertura del momento formativo con esposizione teorica (mediamente della durata di un'ora), cui seguiva l'esercitazione individuale;
· discussione e rielaborazione delle singole esercitazioni (ad esempio: la "destrutturazione" del testo; la stesura di definizioni tecnico-operative; Le "mappe" iniziali sull'argomento prescelto)
L'esperienza biennale conferma un interessante aspetto "formativo" del gruppo che si struttura all'interno di questo laboratorio. Abbiamo rilevato, infatti, che questo gruppo funziona a due livelli:
· da un lato come "sostegno" allagraduale elaborazione di ciascun membro attraverso una valorizzazione implicita del comune ruolo professionale di assistente sociale
· dall'altro come "specchio critico" in chiave collaborativa della costruzione in itinere del testo individuale
Particolarmente positiva è stata quest'anno la casuale presenza di persone fortemente eterogenee quanto a colocazione istituzionale ( Prefetture; ospedale; cronicario; Centro psico-sociale; Comune).
E' stato invece un fattore fortemente problematico la presenza di una persona "capitata" nel corso per motivi burocratici e non per scelta personale. Questo conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, l'importanza di una significativa motivazione nell'aderire ad una proposta di formazione permanente.
c. I testi prodotti
Il laboratorio si è concluso con la produzione di sei testi individuali:
· B. M.T., "Il colloquio in prefettura: contenuti, contesto e obiettivi a partire da una 'domanda che non c'è' "
· B. E., "Il lavoro sociale in Prefettura: riflessioni sulla mia esperienza"
· D. L. F., "Segnalazione nascita minore al Tribunale per i minorenni"
· G. M. R., "Il telesoccorso"
· M. S., "La collaborazione tra servizio psichiatrico territoriale e servizi di assistenza domiciliare, l'esperienza di un assistente sociale"
· P. R.: "Relazione dell'attività di consulenza svolta dall'équipe psico-pedagogica del Comune"
Fra questi, due si presentano con un grado di elaborazione più che avanzata e che per una pubblicazione necessitano solo di aggiustamenti legati al tipo di rivista o spazio editoriale prescelto. Si tratta di due saggi significativi sia per il tema che per l'approccio tecnico-professionale.
Un'altro testo che l'autore aveva già destinato alla rivista del proprio ente si presenta perfettamente adeguato quanto ad aderenza agli obiettivi di informazione tecnica e quanto ad attenzione alle problematiche operative più generali.
C'è poi un lavoro peculiare quanto a linguaggio e stile descrittivo, che tuttavia è valutabile come un prodotto intermedio perchè troppo sovraccaricato da fattori personali che andrebbero collocati sullo sfondo per dare maggior peso alla proposta metodoligica legata al contesto operativo.
C'è ancora un testo non propriamente argomentativo, ma tecnico-descrittivo: l'autore ha convenuto sulla opportunità di considerarlo una base su cui eventualmente procedere ad arricchimenti successivi.
Infine c'è un testo molto povero che putrtoppo si è dimostrato completamente incongruo rispetto agli obiettivi ed alla realizzazione del percorso del laboratorio.
d. Verifica del laboratorio da parte dei partecipanti
Questa parte è scritta sulla base dell'analisi delle verbalizzazioni effettuate nel momento della discussione di verifica. Quest'ultima è stata impostata riproponendo il percorso, i passaggi ed i contenuti del laboratorio.
I punti evidenziati ed analizzati dai partecipanti sono stati i seguenti:
· importanza che sia la nostra Scuola a proporre questa tipologia formativa in quanto la nostra collocazione istituzionale e la nostra storia favorisce l'elaborazione delle specifiche problematiche del ruolo professionale dell'assistente sociale;
· valorizzazione dell'invito a scrivere in funzione dello sviluppo della professione, anche perchè il lavoro di servizio consente pochi margini di elaborazione dello strumento scritto quale contributo al funzionamento dei sistemi di servizio
· per chi ha gia dimestichezza con la produzione scritta c'è stata una sollecitazione all'autoriflessione delle potenzialità implicite nelle operazioni mentali e nelle strategie comunicative implicite nella scrittura
· giudizi positivi sui materiali didattici e sugli strumenti tecnici proposti e rielaborati
· consapevolezza della utilità della lettura mirata per la produzione di propri testi scritti
· valorizzazione dell'attitudine all'ascolto delle esperienze anche parziali degli altri per elaborare i temi del lavoro nei servizi
· giudizio positivo sul laboratorio "perchè costruito insieme" e giudizio positivo sugli intercci realizzati fra aspetti tecnici della produzione dei testi ed aspetti relazionali
· consapevolezza che "per scrivere sul proprio servizio bisogna arrivare a patteggiamenti produttivi con i colleghi e responsabili direttivi".
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO
Scuola diretta a fini speciali per assistenti socialI
Anno 1993 - 1994
Corso: POLITICA E LEGISLAZIONE SOCIALE 2° anno a.s.
docente titolare: Prof.sa Ota De Leonardis
Universita degli Studi di Milano
docente a contratto: dott. Paolo Ferrario
Scuola regionale operatori sociali
La progettazione didattica del corso è unitaria e prevede l'apporto coordinato del docente titolare e del docente a contratto.
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA:
Il corso è finalizzato ad analizzare il settore dei servizi socio-sanitari nella prospettiva della progettazione e realizzazione delle politiche pubbliche in Italia.
I quadri teorici e concettuali dei problemi verranno esemplificati in riferimento a casi concreti delle politiche locali.
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni e riflessioni sui problemi trattati. Il successivo programma non verrà svolto in sequenza cronologica, ma le varie dimensioni tematiche verranno combinate in riferimento agli argomenti specifici della lezione.
I docenti forniranno appositi strumenti didattici e suggerimenti bibliografici che accompagneranno l'attività formativa.
PROGRAMMA:
1. LE POLITICHE DELLA SALUTE IN ITALIA ED IN LOMBARDIA
- il ciclo politico della riforma sanitaria: situazione precedente; sviluppi storici; modelli culturali; le variabili socio-politiche delle politiche di riforma;
- analisi sistematica del sistema sanitario: la legislazione; soggetti collettivi; articolazione territoriale; rapporti fra livello amministrativo e livello organizzativo; struttura e funzioni delle Usl; le normative del 1992 e del 1994;
- politiche della sanità e dei servizi sociali in Lombardia: quadro istituzionale in prospettiva storica ; riorganizzazione dei servizi sociali; programmazione socio-assistenziale in chiave comparativa; le relazioni fra Ussl e Comuni; le relazioni fra sistema pubblico e privato sociale.
2. ANALISI SOCIALE DELLE POLITICHE DI WELFARE STATE
- dallo stato di diritto allo stato sociale: periodizzazioni, eventi, questioni cruciali; parole-chiave;
- le politiche di welfare: aspetti socio-economici e culturali; interpretazioni delle tendenze ; il problema delle risorse nella fase del "dopo welfare"; le "politiche del tempo";
- l'emergere dell' "impresa sociale": connessioni fra imprenditorialità e lavoro sociale.
3. LE POLITICHE DEL LAVORO
- i rapporti fra mercato del lavoro e politiche sociali;
- mercato e stato in rapporto alle aree di disagio: il lavoro nei processi di risocializzazione; le cooperative sociali come risposta a problemi di mercato e di aiuto;
- lavoro professionale e lavoro "gratuito": vizi e virtù del volontariato
PROVA DI ESAME
La valutazione avviene mediante un colloquio centrato sui contenuti trattati nel corso e sullo studio e presentazione dei materiali didattici (saggi, libri, dispense) suggeriti dai docenti durante l'attività di formazione.
In alternativa gli studenti possono produrre una relazione scritta da concordare con i docenti e da consegnare almeno 10 giorni prima della data di esame. In tal caso il colloquio verterà sulla suddetta relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione generale connessa al programma del corso.
/COMUNE DI MILANO
SCUOLA REGIONALE OPERATORI SOCIALI
Corso: POLITICA SOCIALE 1992- 1993
3° anno educatori professionali in servizio - ottobre - dicembre 1992
sezione C
orario lezioni: mercoledì 14-16
docente : prof. Paolo Ferrario
OBIETTIVI E METODOLOGIA DIDATTICA:
Il corso è finalizzato ad analizzare il sistema dei servizi socio-sanitari nel quadro delle politiche pubbliche attivate in Italia ed in particolare nella Regione Lombardia.
I quadri teorici e concettuali dei problemi verranno trattati in riferimento alle situazioni concrete delle politiche locali.
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni, riflessione su documenti e testi normativi, elaborazione culturale sui materiali presentati.
Il docente fornirà apposite dispense che costituiranno l'asse portante del corso, documenteranno l'attività formativa e saranno materia di esame.
PROGRAMMA:
1. LE POLITICHE SOCIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Argomenti:
- definizione e contesti delle politiche pubbliche;
- salute e politica sanitaria: analisi sistematica del sistema sanitario; legislazione; soggetti collettivi; articolazione territoriale; rapporti fra livello amministrativo e livello organizzativo; struttura e funzioni delle Usl; i progetti legislativi di modifica;
- politiche della sanità e dell'assistenza: quadri sintetici degli anni '70 e '80; la riorganizzazione dei servizi sociali.
2. I SISTEMI ISTITUZIONALI DELLE POLITICHE POLITICHE SOCIALI
Argomenti:
- il sistema delle Ussl nella Regione Lombardia;
- il sistema dei Comuni: situazione dopo la recente riforma;
- le aree problematiche di intervento: bilancio delle progettazioni e delle realizzazioni.
3. I SOGGETTI DELLE POLITICHE SOCIALI
Argomenti:
- dalla fase di estensione del sistema alla fase di regolazione e connessione;
- il sistema dei servizi sociali e sanitari come campo inter-organizzativo;
- riconoscimento dei soggetti: volontariato e cooperative sociali;
- le professioni sociali all'interno del sistema: ruoli e professionalità.
PROVA DI ESAME E BIBLIOGRAFIA
La valutazione avviene mediante un colloquio centrato sui contenuti trattati nel corso e sullo studio e presentazione dei materiali bibliografici elaborati dal docente e presentati alla fine di ciascuna unità didattica.
In alternativa è possibile produrre una relazione scritta da concordare con il docenti e da consegnare almeno 15 giorni prima della data di esame. In tal caso il colloquio verterà sulla suddetta relazione, purchè venga comunque garantita la preparazione generale connessa al programma del corso.
COMUNE DI MILANO
SCUOLA REGIONALE OPERATORI SOCIALI
Corso: POLITICA SOCIALE 1992-1993
3° anno educatori professionali in servizio
sezione C
orario lezioni: mercoledì 14-16
docente : prof. Paolo Ferrario
REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
1. LEZIONI
14 OTTOBRE 1992:
- presentazione del programma e delle modalità di esame
- quadro interpretativo dello sviluppo ed articolazione dei servizi sanitari, socio-assistenziali, e socio-educativi: situazioni problematiche, domanda, offerta. Il concetto di sovraccarico di domanda. Oggetto delle lezioni: l'offerta dei servizi nel quadro delle politiche sociali della Regione Lombardia
21 OTTOBRE:
- distribuzione di un primo gruppo di materiali didattici: elenco delle leggi nazionali e della Regione Lombardia; dispensa n. 1
- le politiche sociali: definizione operativa; livelli territoriali di azione, strumenti
28 OTTOBRE
- il sistema dei servizi socio-sanitari: tendenze anni '70; tendenze anni '80
- introduzione all'analisi del Servizio sanitario nazionale
4 NOVEMBRE
- distribuzione del secondo gruppo di materiali didattici: dispensa n. 2 e n. 3; saggi ed articoli
- le USL in Italia: struttura istituzionale e trasformazioni anche alla luce delle modifiche normative in corso
11 NOVEMBRE
- l'organizzazione delle USSL in Lombardia: relazioni inter-istituzionali; il rapporto Regione- Ussl
18 NOVEMBRE
- il sistema dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi in Lombardia: ruoli dei soggetti; relazioni fra enti. Le 4 funzioni del sistema: gestione; programmazione; controllo; sistema informativo
25 NOVEMBRE
- livelli di gestione dei servizi: Comuni e Ussl; le modalità di finanziamento
- rapporti fra enti pubblici e soggetti privati. Registri regionali e loro effetti sulle politiche locali
2 DICEMBRE
- distribuzione del terzo gruppo di materiali: l. 104/1992 handicap; l 381/1991 cooperative sociali; quadro della legislazione psichiatrica; bibliografia sullo svantaggio ed il lavoro; bibliografia sull'animazione nelle case di riposo; matrice di analisi della legge 1/86 e del P.S A.
- Le procedure di programmazione: strumenti distinti per livelli territoriali. La metodologia degli standards adottata dal Piano socio-assistenziale
9 DICEMBRE
- distribuzione del decreto legislativo di riforma della sanità; anticipazione del consuntivo del corso; bibliografia in tema di controllo sociale e politiche penali; bibliografia sull'Aids; legislazione sull'Aids; dispensa n. 4 sui Comuni
- tipi di standard nel P.S.A.
- le funzioni di controllo dei servizi socio-assistenziali: le attività di vigilanza
16 DICEMBRE
- la riforma dei Comuni: struttura della legge; nuovi strumenti di gestione; effetti sul sistema dei servizi;
- bibliografia del corso e suggerimenti bibliografici; legislazione in materia di tossicodipendenze
COMUNE DI MILANO
SCUOLA REGIONALE OPERATORI SOCIALI
Corso: POLITICA SOCIALE 1992-1993
3° anno educatori professionali in servizio - sez C
docente : prof. Paolo Ferrario
MATERIALI DIDATTICI DEL CORSO
1. GRAFICI DI SUPPORTO ALLE LEZIONI:
&#SYMBOL; DISPENSA N. 1: LE POLITICHE SOCIALI: CONCETTO E STRUMENTI
&#SYMBOL; DISPENSA N. 2: SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE; USL; USSL nella Regione Lombardia; recenti trasformazioni anche alla luce dei progetti di modifica
&#SYMBOL; DISPENSA N. 3: SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI IN LOMBARDIA: RETE DEI SERVIZI; SOGGETTI CHE GESTISCONO; RAPPORTI FRA ENTI PUBBLICI ED ENTI PRIVATI; SOGGETTI E PROCEDURE PROGRAMMATORIE; ATTIVITA' DI VIGILANZA
&#SYMBOL; DISPENSA N. 4: I COMUNI: modifiche introdotte dalla Legge 142/1990
2. LETTURE INTEGRATIVE ALLE LEZIONI:
Ferrario P., "Servizio sanitario e Usl" in Politica dei servizi sociali, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1988, p. 90-112
Ferrario P., "Articolazione organizzativa dell'USSL" in L'Unità socio-sanitaria locale in Lombardia, Simone, Napoli 1986, p. 30-68
Ferrario P., "Riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali: il modello lombardo", in Prospettive sociali e sanitarie n. 4 1987, p. 1-7
Ferrario P., "Il ruolo della cooperazione nel sistema dei servizi", in Prospettive sociali e sanitarie n. 22 1991, p. 2-3
Ferrario P., "Comuni e rete dei servizi", in Prospettive sociali e sanitarie n. 15 1992, p. 4-8
3. MATERIALI LEGISLATIVI:
Selezione della LEGISLAZIONE SOCIALE DI BASE IN MATERIA DI SERVIZI SOCIO-SANITARI: STATO E REGIONE LOMBARDIA;
Repertorio della legislazione statale e regionale in tema di SERVIZI PSICHIATRICI;
Repertorio della legislazione statale e regionale in tema di AIDS E SERVIZI SOCIO-SANITARI
4. BIBLIOGRAFIE SPECIFICHE
SVANTAGGIO E LAVORO;
ANIMAZIONE NELLE STRUTTURE PER ANZIANI;
CONTROLLO SOCIALE E POLITICHE PENALI
5. LIBRI DI RIFERIMENTO:
Ferrario P., Politica dei servizi sociali, La nuova Italia Scientifica, Roma 1988, p. 231
Tramma S. (CUR.), Il processo di aiuto domiciliare, Unicopli, Milano 1991, p.223
Forato G., Bisleri C., L'operatore sociale, Maggioli, Rimini 1992, p. 323
Arzuffi O., Emarginazione A - Z guida pratica ai problemi alle istituzioni, alla legislazione, Piemme 1991, p.510
COMUNE DI MILANO
Scuola Regionale Operatori Sociali
3° anno educatori professionali in servizio - sezione C. Anno didattico 1993-1994
Corso: POLITICA SOCIALE - prof. Paolo Ferrario
orario lezioni: mercoledì 14-16. Durata: 20 ore
Obiettivi e metodologia didattica:
Il corso è progettato per offrire una analisi dei sistemi di servizio nell'attuale fase di cambiamento. I quadri teorici e concettuali dei problemi verranno trattati in rapporto alle implicazioni delle politiche sociali sulle professioni presenti nei servizi.
Il lavoro didattico si svolge attraverso lezioni, riflessioni su documenti e testi normativi, elaborazioni culturali sui materiali presentati.
Il docente fornirà appositi strumenti didattici che costituiranno l'asse portante del corso, documenteranno l'attività formativa e saranno materia di esame.
Programma:
1. Le politiche sociali e i sistemi di servizio
&#SYMBOL; definizione, aree problematiche e contesti ;
&#SYMBOL; strumenti di analisi.
2. Ruoli istituzionali e trasformazioni in corso
&#SYMBOL; cicli storico-sociali: gli anni '70 e gli anni '80;
&#SYMBOL; soggetti istituzionali e relazioni inter-organizzative: le Unità sanitarie locali; i Comuni; le Cooperative sociali; il volontariato;
&#SYMBOL; sistemi di servizio regionali: il caso della Regione Lombardia;
&#SYMBOL; processi di regolazione dei sistemi : gestione; programmazione; controllo; informazione; strategie
3. Aree problematiche e unità di offerta
&#SYMBOL; analisi sistematica delle politiche per l'handicap;
&#SYMBOL; ricognizione sintetica su altri settori di azione
Realizzazione del programma:
&#SYMBOL; 1° lezione, 13 Ottobre:
presentazione del programma; la definizione del campo di analisi delle politiche sociali; le variabili economiche: il rapporto stato-mercato; le variabili politiche: decisioni e realizzazioni; elettorato e programmi sociali.
&#SYMBOL; 2° lezione, 20 Ottobre:
il sistema di welfare: aree operative ed interdipendenze nella produzione di risorse; un modello esplicativo dei sistemi di servizio: situazioni problematiche - domanda - offerta
&#SYMBOL; 3° lezione, 27 Ottobre:
introduzione alla legislazione socio-assistenziale della regione lombardia: gli attori pubblici e privati del sistema dei servizi socio-sanitari
&#SYMBOL; 4° lezione, 3 Novembre:
ruoli istituzionali: regione, campi di azione dei comuni e delle ussl,rapporti fra enti pubblici ed enti privati: tipologia delle interazioni (forti/deboli);
&#SYMBOL; 5° lezione, 11 novembre:
processi finanziari e programmatori nella produzione dei servizi socio-sanitari; la problematica degli standards ed il piano socio-assistenziale
&#SYMBOL; 6° lezione, 17 novembre:
Cooperative sociali e organizzazioni di volontariato: procedure e significato del riconoscimento
&#SYMBOL; 7° lezione, 24 novembre:
le ussl nella Regione Lombardia e le relazioni ussl-comuni;
&#SYMBOL; 8° lezione, 1 dicembre:
le politiche per l'handicap: analisi della legge 104/1992
&#SYMBOL; 9° lezione, 15 dicembre:
le politiche psichiatriche: trasformazioni istituzionali, organizzative e professionali nei momenti cruciali della legislazione
&#SYMBOL; 10° lezione, 22 dicembre:
le politiche psichiatriche nella regione lombardia: progetti obiettivo e modello organizzativo
Prova di esame e bibliografia:
La valutazione avviene mediante un colloquio centrato sui contenuti trattati nelle lezioni. A complemento degli appunti il docente metterà a disposizione apposite dispense didattiche elaborate espressamente per questo corso.
In alternativa a questa modalità è possibile sostenere il colloquio su uno dei seguenti testi:
P. Ferrario, Politica dei servizi sociali, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1988, pag. 231
G. Forato, C. Bisleri, L'operatore sociale, Maggioli, Rimini 1992, pag. 322
S. Tramma (cur.), Il processo di aiuto domiciliare, Unicopli, Milano 1991, pag. 222
R. Maggian, I servizi socio - assistenziali, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1990, pag. 273