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LAURA CONTI : nel campo di concentramento di Bolzano
Piero Caleffi, Si fa presto a dire fame, Mondadori 1967, p. 240
In questo libro di memorie, scritto nel 1954, Piero Caleffi rievoca, a dieci anni di distanza, le esperienze vissute tra il 25 luglio 1943 e il maggio 1945.
Antifascista militante, dopo l'8 settembre 1943, lavora per la missione Law, diretta da Mino Steìner, fino a quando fu arrestato da fascisti e tedeschi e torturato. Per il suo rifiuto di parlare della sua attività clandestina, Caleffi fu destinato, nell'agosto del 1944, ai lager tedeschi, prima in quello, tollerabile, di Bolzano, poi in quello, sinistramente famoso, di Mauthausen.
Il valore civile, morale, letterario della testimonianza di "Si fa presto a dire fame" fu riconosciuto dal giudizio espresso dalla Giuria che assegnò a questo libro il Premio Venezia della Resistenza 1954-1955.
Il migliore commento di queste pagine restano le parole scritte da Ferruccio Parri nella prefazione: "E difficile diventa scriverne. Un gesto, un'invettiva, una maledizione: a questo ridurrei l'introduzione. È l'ultima pagina, l'ultima riflessione, do-lente e rasserenata e umana, a richiamarmi da questa tentazione di fuga, perché sia fatta nostra e serva anche a noi l'infinita sofferenza di questo compagno ritornato e dei molti che non sono tornati".
CITTA DI BOLZANO - ASSESSORATO ALLA CULTURA
SCRIVERE DAI LAGER: RASSEGNA DI BIGLIETTI E CARTOLINE POSTALI SCRITTI NEI LAGER NAZISTI ITALIANI E D'OLTRALPE, a cura di CARLA GIACOMAZZI E GIUSEPPE PALEARI, 2000
contiene una cartolina, in data 21 XI 44, inviata a Laura Conti ("n. 3786 Block") da sua madre e suo padre
COMUNE DI BOLZANO - ASSESSORATO ALLA CULTURA
L'OMBRA DEL BUIO: LAGER A BOLZANO 1945-1995