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Dibattito con il ministro dell'Economia a Montecitorio
"Abbiamo ricevuto un'eredità maligna dal precedente governo"

Padoa Schioppa difende la Finanziaria
"Non capisco le lamentele dei ricchi"

"I conti pubblici escono dalla zona rossa ma il risanamento deve continuare"
E sul fisco assicura: "Nessun aggravio per quelli che le tasse le pagano"

ROMA - "Non capisco le lamentele dei ricchi". Tommaso Padoa Schioppa arriva alla Camera per illustrare i contenuti della Finanziaria e difende così le scelte del governo. Quattro i punti salienti della legge di bilancio: conti pubblici fuori pericolo, distribuzione del reddito, finanziamenti a settori strategici, avvio di alcune riforme. Poi il ministro guarda al futuro: "Il risanamento dei conti non è finito ma siamo usciti dalla zona rossa. Il 'paziente Italia' ha lasciato il reparto di terapia intensiva". Infine, un duro attacco agli evasori fiscali che "violano il settimo comandamento": non rubare.

L'eredità maligna. Sul fronte dei conti pubblici
"abbiamo trovato un'eredita nascosta e forse per questo più maligna" dice Padoa-Schioppa, attaccando le politiche economiche del precedente governo di centrodestra. "I conti pubblici erano più difficili da risanare" continua citando la sostenuta crescita della spesa e "il prosciugamento di molti canali di irrigazione".

Lotta all'evasione
. La Finanziaria "non comporterà alcun aggravio per chi le tasse le paga" spiega Padoa Schioppa. Che attacca, citando la Bibba, gli evasori "che hanno messo le mani nelle tasche dello Stato e in quelle degli altri cittadini che pagano le tasse e che violano il settimo comandamento".

Patto sociale.
"Non vi è altra via per lo sviluppo se non recuperare la produttività: per questo serve un nuovo patto sociale che riguardi sia il settore pubblico che quello privato", dice in aula il ministro dell' Economia.

"Il Tfr è dei lavoratori".
"Il trattamento di fine rapporto appartiene ai lavoratori ed è prestato all'impresa con un tasso di favore". Il ministro dell'Economia respinge l'accusa di "rapina" per quanto riguarda il tfr all'inps. Riferendosi poi al presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, per il quale l'esecutivo ha avuto poco coraggio, Padoa Schioppa invita gli imprenditori "a dare l'esempio". Ricordando come "il settore delle imprese sia quello maggiormente beneficiato dalla finanziaria 2007"

Il dibattito.
Si parte con una polemica. Con la Cdl che chiede il dibattito in aula e con il presidente di turno di Montecitorio Pierluigi Castagnetti che lo nega. Ma, alla fine, la discussione (breve) si tiene. Durissimo l'attacco del forzista Antonio Martino: "Non ho mai sentito dire da un economista che si può promuovere lo sviluppo aumentando la tassazione. Si vergogni, signor ministro". Critico ma con toni meno aspri Pier Ferdinando Casini: "Chiedo al ministro Padoa Schioppa un impegno politico: il governo e la maggioranza non blindino la Finanziaria ma si aprano al Parlamento. Padoa Schioppa ha giocato la parte di Alice nel Paese delle Meraviglie parlando di un Paese entusiasta di questa Finanziaria iniqua quando Confindustria e gli Enti Locali la criticano duramente. E allora, non si blindi il testo".

Secco il commento di Padoa Schioppa al termine del dibattito: "Ho fatto solo il mio lavoro". Che è piaciuto a Romano Prodi che l'ha elogiato.

(3 ottobre 2006)