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Monorchio: "Occhio su fisco e pensioni"
Fin
quando rimarrà "sulla poltrona", vuol dire che sarà Ragioniere
generale e fino a quella data dirà la sua. Su deleghe e Finanziaria: vaghe e da
tenere sotto controllo, le prime, da snellire e subito, la seconda.
ROMA- Due deleghe "vaghe" e quindi da tenere sotto controllo, e una Finanziaria da ripensare. Il Ragioniere generale dello Stato interviene a una trasmissione di Gr Parlamento e spiega che dalle decisioni dell'esecutivo su fisco e pensioni possono discendere "oneri e neutralità". "Perciò - dice Andrea Monorchio, a proposito del provvedimento sulla previdenza - bisogna stare attenti a come viene attuata perché così come è scritta può dare adito a una serie diinterpretazioni in sede applicativa da cui possono discendere oneri o la neutralita'". "Stessa cosa - ha aggiunto - per la delega fiscale. Quando la delega è formulata in termini molto vaghi e non precisi e non è corredata da una relazione tecnica può dare luogo a "interpretazioni soggettive" in sede di attuazione".
Monorchio è anche tornato sulla querelle
della presunta mancata copertura del Ddl delega sulle pensioni. "Non c'è
stata nessuna lettera da parte mia né a Tremonti né a Maroni", ha poi
ribadito. "Quando un provvedimento va in Consiglio dei ministri noi abbiamo
l'abitudine di scrivere una nota" cosa che, ha riferito il Ragioniere
generale, è stata fatta anche in questa occasione con l'avvertenza di stare
attenti proprio al momento dell'attuazione della delega. Un problema
analogo, ha poi aggiunto, riguarda anche la delega fiscale. Se si guarda solo
alle due misure sulle aliquote Irpef e sull'Irap, "sicuramente la delega ha
un impatto negativo sui conti dello Stato. Però - si è domandato - come sarà
applicata al sistema delle imprese? Quale sara' l'ampliamento della base
imponibile? Ci potrà essere una concentrazione o un ampliamento della base
imponibile con la riduzione di gettito collegata alla revisione delle aliquote e
dell'Irap? In che tempi questo
avverra'? Quale sara' la crescita economica nel frattempo?".
Monorchio si è poi detto "contento" della decisione della commissione
Lavoro della Camera di non ascoltarlo in sede di audizione sul Ddl in materia
previdenziale perché, ha spiegato, "certe volte mi è capitato di essere
strumentalizzato per motivazioni di natura politica ed essere strumentalizzato
è una cosa da cui rifuggo".
A proposito della legge Finanziaria, il
Ragioniere ha una ricetta: snella e con un occhio alle novita' poste dal
Federalismo e dal ruolo delle Regioni. Per Monorchio si possono varare le
modifiche necessarie in
tempo per la prossima sessione di bilancio. Ma ci sarà Monorchio alla prossima
sezione di bilancio? "Quando mi alzerò dalla poltrona significa che
avrò deciso di andarmene. Fino a quando rimango seduto sulla poltrona significa
che rimango a fare il Ragioniere generale".
(4 FEBBRAIO 2002: ORE 17:40)